"Per cedere il marchio serve l’ok di Spal e Figc"

L’avvocato Pancaldi ne ha parlato all’assemblea organizzata dalla Curva "La tifoseria ha chiesto che l’operazione avvenga a titolo gratuito e non è facile" .

11 dicembre 2023
"Per cedere il marchio serve l’ok di Spal e Figc"

"Per cedere il marchio serve l’ok di Spal e Figc"

Trasferire a titolo gratuito il marchio della Spal al Comune di Ferrara, con l’obiettivo di preservarne il patrimonio che rappresenta per la nostra città. Il progetto del gruppo Curva Ovest Ferrara, in collaborazione col Centro Coordinamento Spal Club, è al tempo stesso affascinante e di difficile realizzazione, ma la tifoseria biancazzurra è determinata a percorrere questa strada. L’iniziativa è stata presentata sabato sera al Factory Grisù, dove davanti alla platea l’avvocato Matteo Pancaldi ha spiegato che il percorso è impervio ma percorribile e l’assessore comunale allo Sport Andrea Maggi si è impegnato ad approfondire la questione nella prossima riunione della Giunta. "La proposta della Curva Ovest è di destinare la titolarità del marchio al Comune di Ferrara, che poi può essere ceduta in convenzione assieme allo stadio – ha ricordato l’avvocato Pancaldi –. Giustamente la tifoseria ha chiesto che questa operazione avvenga a titolo gratuito, perché non si può chiedere al Comune di acquistarlo ad una cifra che si aggira intorno ai 300-350mila euro. Per quanto mi riguarda, l’operazione è fattibile scindendo la posizione di chi è titolare del marchio e di chi ne utilizza i proventi economici. Naturalmente privandosi della proprietà del marchio la società perderebbe un valore economico, e potrebbe opporsi a questa cessione. Inoltre, serve il benestare della Federcalcio. In ogni caso, sarebbe meglio procedere in questo momento, perché in caso di eventuale fallimento il curatore si assicurerebbe subito il marchio perché possiede un valore". L’assessore Maggi ha ascoltato le parole dell’avvocato e degli altri relatori, assicurando che il Comune farà la propria parte. "Quando si parla di marchio, si pensa ad una cosa commerciale, con un indubbio valore economico – ha spiegato –. Ma nel nostro caso il valore sociale è molto superiore a 300-350mila euro. Quando vado in giro per l’Italia e all’estero, Ferrara viene subito associata alla Spal. La nostra città si identifica con la Spal, quindi il marchio della società biancazzurra è il marchio di Ferrara. L’avvocato ci ha spiegato che questa operazione giuridicamente si può fare, ma in casa Spal adesso non c’è un pericolo imminente come accaduto ad Ancona in seguito al fallimento del club. Quindi la cessione a titolo gratuito da parte di una società per azioni di un marchio che ha un valore economico non è facile. La posizione del Comune comunque è chiara: vogliamo il bene della Spal e del marchio, vogliamo che non vada confuso né perso. Se ci fosse questo rischio garantisco che il Comune risponderebbe presente. Ho parlato col sindaco Fabbri, e martedì prossimo in Giunta questo sarà il primo punto all’ordine del giorno. Lo prendo come impegno personale, come ferrarese e spallino. Del resto, se si arriva a fare un’assemblea aperta con così tante persone, il Comune deve fare la propria parte".

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