Porte girevoli con Tacopina. Direttori sportivi e tecnici. Dopo tante rivoluzioni la Spal cerca stabilità

Carra, Danzè e Dossena occuperanno posti in questi anni cambiati molto spesso

25 giugno 2024
Direttori sportivi e tecnici. Dopo tante rivoluzioni la Spal cerca stabilità

Direttori sportivi e tecnici. Dopo tante rivoluzioni la Spal cerca stabilità

Tre direttori generali, quattro direttori sportivi e addirittura sette allenatori diversi in meno di tre anni. Senza dimenticare tutti gli staff che questi professionisti portano con sé. Quando Joe Tacopina è diventato presidente della Spal nell’agosto 2021 la società biancazzurra era reduce da una stagione negativa in serie B dopo la retrocessione dal massimo campionato, ma le figure chiave dentro e fuori dal campo erano rimaste le stesse per tanti anni. Garantendo alla Spal una continuità che ha prodotto a lungo gli effetti sperati. Tacopina invece è un presidente che non ama le mezze misure, e quando società e squadra non soddisfano in pieno le sue aspettative agisce di istinto facendo piazza pulita. Alla ricerca di qualcosa che evidentemente a Ferrara non ha ancora trovato, con l’effetto collaterale di dover ricominciare da zero ogni anno, praticamente su ogni fronte.

Partiamo dalla figura del direttore generale, che Joe in realtà avrebbe volentieri evitato di sostituire. Peccato che prima Andrea Gazzoli – che era alla Spal dal 2017 – e poi Corrado Di Taranto abbiano deciso di lasciare il club di via Copparo per salire di categoria, rispettivamente allo Spezia e al Cesena. In ogni caso, Luca Carra si ritrova a ricoprire una posizione complicata diventando il terzo direttore generale diverso nelle ultime tre stagioni. I direttori sportivi invece è stato direttamente Tacopina a sceglierli e rimuoverli dall’incarico, addirittura quattro differenti in ognuna delle stagioni di presidenza a stelle e strisce.

Il primo è stato Massimo Tarantino, che nell’estate 2021 ha assunto il ruolo di uomo mercato di riferimento che in precedenza apparteneva a Giorgio Zamuner. La stagione successiva è toccato a Fabio Lupo, mentre un anno fa Joe ha affidato la direzione dell’area tecnica a Filippo Fusco. Tutti professionisti che in precedenza avevano già lavorato con lui, coi quali però nell’esperienza spallina il feeling si è ridotto notevolmente. Ora tocca a Paolo Danzè prendere le redini dell’area tecnica, un direttore che a differenza dei suoi predecessori non aveva mai avuto a che fare con Tacopina e che addirittura non ha maturato alcuna esperienza nel calcio dei grandi. Sarà il profilo giusto per rilanciare la Spal? Di sicuro è una bella scommessa, che farà di tutto per vincere in tandem con Andrea Dossena che invece è il settimo allenatore della gestione Tacopina.

Subito dopo essersi insediato, Joe aveva sorpreso tutti pescando dal cilindro il giovane Pep Clotet che poi è stato scaricato qualche mese dopo. La Spal sembrava aver trovato una certa stabilità con Roberto Venturato, l’unico tra i vari tecnici capace di passare indenne un’estate, ma dopo alcuni risultati in altalena pure con lui si è consumato il divorzio. Daniele De Rossi era sicuramente un profilo affascinante, ma non quello giusto per allenatore la Spal in quel momento particolare. Tanto che dopo qualche mese disastroso la scelta è caduta su Massimo Oddo, che non è riuscito a evitare la retrocessione. Il resto è storia recente, con Mimmo Di Carlo che ha steccato la partenza dell’ultimo campionato, poi è stato richiamato per salvare una squadra allo sbando che con Leonardo Colucci al timone rischiava di precipitare nei dilettanti. Con mister Dossena parte un altro progetto tecnico nuovo di zecca, con tanta curiosità e mille incognite. Non sul valore di un allenatore emergente, ma sul gruppo che gli verrà messo a disposizione.

Stefano Manfredini

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