Rinforzi e cambio di passo. Sistemata la difesa, ora alla Spal si chiede più incisività in attacco
Gli infortunati verso il rientro, sul tavolo anche l’ipotesi di un addio di Maistro
Diciannove punti sono pochi, per non dire pochissimi: raramente nella sua storia la Spal in serie C ha chiuso il girone di andata a quota tanto bassa. Eppure bisogna sforzarsi di non essere scontenti del primo scampato pericolo: qualche giornata fa – prima della miniserie utile di cinque giornate fatta di quattro pareggi e, finalmente, di una vittoria –m anche i 19 erano un miraggio. La Spal ha corso il serio rischio di finire in fondo staccata, al penultimo posto e condannata a una rimonta. Vi ha messo riparo con i recenti sette punti che la vedono addirittura sestultima e quindi teoricamente in salvo se la stagione finisse qui. La stagione però continua, e ora ci si aspetta che sia meno penosa sul piano del gioco e dei risultati rispetto a questo autunno avaro sia dell’uno che degli altri.
Decisivo è stato trovare una migliore protezione difensiva. Dopo il 2-2 con l’Ancona la Spal ha incassato un solo gol a Pineto, dove comunque la retroguardia era bene schierata e Alfonso venne infilato per un errore individuale di Tripaldelli. In questo Colucci ha mostrato pragmatismo, e parecchio merito ha anche Bassoli, l’acquisto più indovinato dell’intera stagione. E’ probabile che serrare le fila non abbia granché aiutato a sviluppare gioco, ma quello della manovra in realtà è un problema che la squadra si trascina dalla prima giornata. La Spal di quest’anno gioca male. Da qui in avanti ci si attende che il tempo cominci a volgere al bello, e anzi, lo si pretende. Parata la malasorte, il mercato e i recuperi strada facendo degli infortunati, soprattutto delle punte Dalmonte, Siligardi e Sits che molto sono mancate, debbono dare una mano.
E a Colucci si inizierà a chiedere di mostrare una Spal più incisiva e prolifica in attacco e più capace di sviluppare gioco. Dalmonte rientrerà gradatamente a gennaio – quando sarà più allenato anche Edera –, Siligardi a febbraio e Sits a marzo. Ma prima di tutto questo, e si spera già dalla partita contro la Vis Pesaro, Fusco deve trovare un centravanti sul mercato. Senza Sits, Antenucci ha dovuto tirarsi il collo sulla soglia dei 40 anni in un ruolo non suo: è il momento di un 9 vero, cui lungo il cammino si aggiungerà Sits, in modo da sfruttare il capitano in freschezza nei finali di partita, quando può fare ancora male. In fondo, i suoi due gol sono venuti nelle primissime partite, quando il forzato impiego continuo non lo aveva ancora usurato.
Non sarà Roberto Inglese l’attaccante. La Spal col Parma ha parlato, anche in vista dell’eventuale rinnovo di Sits, ma ha poi scartato l’ipotesi. Il valore del giocatore non si discute, ma si tratterebbe di un altro ultratrentenne da recuperare fisicamente, e ce ne sono abbastanza in organico da consigliare di non prendere altri rischi. Certo è anche l’ingresso di un portiere, con Del Favero che dovrebbe lasciare Ferrara, e di un centrocampista almeno, meglio se due (e anche sui terzini, altro punto debole, si deve tentare almeno qualche scambio). Si cerca un regista di maggiore dinamismo rispetto a Carraro, che comunque rimarrà così come Bertini, che Colucci apprezza anche come interno. Si fa invece strada prepotentemente l’ipotesi di una partenza di Maistro, il calciatore che più grava sulle casse col suo stipendio da serie B. Da lui ci si attendeva una stagione da gran protagonista, ricca di gol e assist: doveva essere quel che fu Valoti nel primo anno di serie B.
Il polesano ha deluso: i gol sono zero, e gli assist di gioco, a meno di calcolare quelli su calci piazzati, uno appena. Il ragazzo sconta anche il fatto che nei vari moduli provati non ce ne sia stato mai uno che prevedesse un trequartista quale Maistro è: ha giocato da mezz’ala o da attaccante, mai alle spalle di due punte. Se la Spal non è andata a Maistro, però, è altrettanto vero che Maistro è andato pochino alla Spal. Però attenzione: se va il pezzo teoricamente migliore, deve arrivare gente forte, perché il vero problema della Spal è quel centrocampo lento e statico che manca di inserimenti degli interni, andati in gol solo una volta a Sassari con Collodel. Per questo, se va Maistro, un pezzo solo in mezzo non basterà. E in possibile uscita si registra anche l’interesse del Messina per Rosafio.
Mauro Malaguti
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