Rinvio partite di calcio per la morte di Papa Francesco: tifosi Spal delusi

La morte di Papa Francesco ha causato il rinvio delle partite di calcio, suscitando reazioni tra i tifosi della Spal.

di STEFANO MANFREDINI
22 aprile 2025
La morte di Papa Francesco ha causato il rinvio delle partite di calcio, suscitando reazioni tra i tifosi della Spal.

La morte di Papa Francesco ha causato il rinvio delle partite di calcio, suscitando reazioni tra i tifosi della Spal.

Semaforo rosso a tutti i campionati nazionali di ogni ordine e grado. Naturalmente compreso quello di serie C, che ieri allo stadio Benelli di Pesaro doveva mettere di fronte i padroni di casa della Vis e la Spal. La morte di Papa Francesco ha rivoluzionato il calendario del calcio – e più in generale dello sport italiano –, con la Federcalcio che ha disposto il rinvio di tutte le gare ufficiali previste per Pasquetta. Nel pomeriggio poi la Lega Pro ha ufficializzato la data del recupero, fissata per domani alle 18. Il giorno di San Giorgio quindi la squadra di Baldini affronterà la Vis Pesaro in trasferta nella penultima giornata di campionato, e quattro giorni dopo chiuderà la regular season in casa contro il Gubbio.

La decisione di fermare i campionati ha diviso l’opinione pubblica, cogliendo di sorpresa numerosi tifosi spallini in viaggio verso Pesaro. O addirittura già arrivati nella città marchigiana per assistere alla partita. Erano ben 280 i biglietti staccati dai supporters biancazzurri per il settore ospiti dello stadio Benelli, un numero davvero significativo considerando l’andamento di Antenucci e compagni.

Inutile dire che ben presto sui social i gruppi dedicati alla Spal si siano riempiti di commenti carichi di rabbia e irritazione per uno stop che secondo i tifosi poteva tranquillamente essere sostituito da un minuto di silenzio o dal lutto al braccio dei giocatori. Chiede rispetto per i supporters il gruppo Curva Ovest Ferrara, che attraverso questo post prende le distanze con forza dalla decisione della Figc: "Esprimiamo cordoglio a tutto il mondo cristiano, orfano del suo leader. Comprendiamo la rilevanza istituzionale di questa perdita, ma non possiamo che rimarcare quanto la religione non riguardi tutti gli ambiti della vita, né la totalità degli individui. Meno che mai in uno stato che si professa laico, per costituzione. Ci sono state occasioni di ogni genere, negli anni, che ben si adattavano a espressioni di cordoglio nazionale. Pandemie, alluvioni, terremoti, guerre, genocidi, morti di ragazzi giovani al seguito delle squadre. Ma non sono quasi mai state prese neppure in considerazione, perché il ritardo di anche solo un minuto sull’inizio delle gare rappresentava un problema. Ci troviamo ora di fronte a un provvedimento di sospensione totale delle partite, con buona pace di tutti i tifosi che hanno speso tempo e denaro per organizzare la loro presenza sugli spalti. Provvedimento adottato, al momento, soltanto in Italia. Non in Vaticano, non in Spagna, o in Francia o in Inghilterra. Ma solo in Italia. Stato laico, per costituzione. Nel pieno rispetto di quanto accaduto, ci dissociamo fortemente dall’inutile teatralità di tutto questo, ritenendo che sarebbe stato assai più adeguato un tradizionale minuto di raccoglimento, o tutt’al più un lutto al braccio".

La Spal è rientrata a Ferrara ieri pomeriggio e ha effettuato una seduta di allenamento al centro sportivo Fabbri, dove lavorerà anche oggi prima di ripartire per Pesaro.

Stefano Manfredini

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