Segnali positivi, pur senza esaltarsi. Ora il campionato può cominciare
La Spal ha saputo prendere in mano la partita, ora andrà rivista contro avversari più consistenti
La Spal, finalmente! Finalmente una vittoria, finalmente un sorpasso (al Legnago) e l’aggancio al penultimo posto al Sestri stesso, togliendo quell’inguardabile sgorbio del meno dalla classifica. Certo, i liguri si sono rivelati piuttosto modesti, non lo si può negare: pertanto altri avversari serviranno per precisare la consistenza della squadra di Dossena. Però i tre punti sono pesantissimi lo stesso, e consentono di pensare che ora il campionato della Spal possa, e debba, sul serio iniziare. In Liguria nonostante il vento i biancazzurri hanno vinto in maniera convincente. Lì per lì l’ennesimo gol al passivo che veniva a pareggiare il vantaggio del solito Antenucci aveva suscitato rabbia, perchè su quella rete si doveva costruire la partita, possibilmente a rete inviolata e vincente. Il pasticcio difensivo costato l’1-1 del non meno solito Pane l’ha invece riaperta come non doveva.
Però la Spal è sembrata sempre superiore all’avversario. Sfruttando a sua volta una incomprensione Anacoura-Pane è passata col capitano, e subito dopo la rete ha insistito per andare a cercare il raddoppio sbilanciandosi meno di altre volte. Tre punizioni sulla trequarti difensiva concesse al Sestri nel primo quarto d’ora, decisamente troppe, han fatto sì che sulla terza il lungo Parravicini abbia impegnato Melgrati, poi battuto dal tap-in di Pane. Qui si è evidenziata la difficoltà della Spal sulle palle aeree, nonostante la prestanza di Arena e Sottini: un dato che ricorrerà anche sugli otto angoli a favore.
Gli aspetti meno positivi però finiscono qui. La Spal ha subito ripreso in mano la partita e dopo lungo bussare ha raddoppiato con un Radrezza finalmente rivisto sui suoi livelli, complice una deviazione. Nel secondo tempo la squadra di Dossena ha insistito fin dal fischio d’inizio ancor più decisamente e tenendo il pallino della partita ha trovato il 3-1 prepotente e tecnico di un Rao al secondo sigillo in quattro gare.
Poi ha gestito il risultato con calma, sia pure correndo ancora un paio di rischi su palle alte. Di certo, di testa, su piazzati e non, bisogna fare meglio. Oltre a restituire Radrezza, la serata ha messo in luce l’eterna vena realizzativa di un Antenucci bravo a sostituire Karlsson segnando tre gol in altrettante gare: lo ha fatto con le sue prerogative, che sono diverse da quelle dell’islandese ma non meno utili. Ha rischiato un’altra doppietta, il vecchio lupo d’area, sventata solo da Anacoura. Si è confermata la spinta di Mignanelli, lama nel fianco del Sestri con cross che cercano solo un colpitore, ha convinto anche D’Orazio e si è rivisto persino il Buchel "esiliato". Via, senza esaltarsi, ora il campionato può davvero cominciare.
Mauro Malaguti
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