Senza rinforzi si può ambire allo 0-0: la squadra è monca davanti. Meglio mettersi l’anima in pace. Da qui a Natale non si vince più

Signori, mettersi il cuore in pace: di qui a Natale, la Spal chiuderà senza altre vittorie...

10 dicembre 2023
Meglio mettersi l’anima in pace. Da qui a Natale non si vince più

Meglio mettersi l’anima in pace. Da qui a Natale non si vince più

Signori, mettersi il cuore in pace: di qui a Natale, la Spal chiuderà senza altre vittorie, e quindi non deve sputare sui pareggi. La Spal è tutta qui, è questa: imbarazzante, modestissima a centrocampo, e del tutto monca e tronca in attacco per i noti e gravi errori societari. E la minestra non cambia. Solo la difesa regge la categoria, almeno nelle ultime gare.

Con l’Entella all’ultimo sono finiti out anche Antenucci e Maistro (che era in panca solo per onor di firma), ma non è che con loro l’attacco sia stato più performante. Davanti la qualità è bassissima, forse più da D che da C, e nel tridente di ieri mancava totalmente di peso e di mestiere. Rao è un ragazzino con sprazzi di qualità ma pur sempre un 2006, Orfei e Rabbi su questi palcoscenici faticano, non c’è stazza né fisicità né esperienza.

Al mitico Giulio Boldrini, icona del Centro Fabbri, il godereccio Fasolato era solito dire "te gà il gol da 0-0". Ecco, la Spal di oggi senza Dalmonte, Siligardi e Sits da mesi, e bisognosa di rinforzi che andavano procacciati assai prima almeno nel ruolo del 9, ha il pugno dello 0-0, e infatti nelle ultime sei gare per cinque volte è andata in bianco. Così si possono fare tre punti solo se Bertini azzecca una punizione o un tiro da fuori come contro Sestri e Juve Next, o su un mezzo autogol come contro la Vis Pesaro.

Con questo materiale non esiste altra via anche perché i centrocampisti la rete non l’hanno nel sangue e prediligono fare densità davanti alla difesa. Dietro almeno si è un pochino assestata la difesa, che subisce meno gol e concede anche meno occasioni, con Bassoli, che ha dato una grossa mano, e Peda che è rientrato dalla sua Nazionale in migliori condizioni di forma.

Così, o è 0-0 o si torna con le pive nel sacco. Nemmeno giocare una gara ordinata e subire poco dal bradipo Entella, altrettanto imbarazzante anche coi titolari in campo, ha aiutato a trovare lo spunto per i tre punti. Ci si chiede se dopo gli sbagli estivi la società e la direzione sportiva siano davvero in grado di migliorare questa squadra al punto da evitarle la gogna di una nuova retrocessione o di playout da infarto.

Manca ormai poco per scoprirlo, e il dubbio è più che legittimo.

Serviranno innesti mirati e davvero capaci, e numerosi, e quindi investimenti. Tacopina e Fusco sono chiamati a battere più di un colpo e anche in fretta, perchè non si possono attendere gli ultimi giorni di gennaio per rendere la Spal più performante.

Mauro Malaguti

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