Sereni, il cuore a metà: "Io e Lazzari, che coppia"

Il laterale mancino della Spal di Gadda nella stagione 2013/2014 è di Arezzo "Gioco ancora tra i dilettanti e seguo tutte e due. Quella stagione la ricordo bene".

21 febbraio 2024
Sereni, il cuore a metà: "Io e Lazzari, che coppia"

Sereni, il cuore a metà: "Io e Lazzari, che coppia"

Samuele Sereni ha indossato la maglia della Spal appena 10 volte nella stagione 2013/2014 – la prima della gestione Colombarini-Mattioli –, ma gli sono bastati pochi mesi per entrare nel cuore dei tifosi biancazzurri. Era il laterale mancino della squadra di Gadda, che sull’altra corsia si affidava ad un certo Manuel Lazzari. Sereni è nato a Castiglion Fibocchi, in provincia di Arezzo, e proprio nella società amaranto è cresciuto calcisticamente e ha chiuso la carriera professionistica nel 2021, prima di continuare a giocare nei dilettanti e dedicarsi ad un’altra attività che gli sta regalando soddisfazioni.

"Gioco in Promozione in provincia di Arezzo – spiega il doppio ex –, e lo farò fino a quando continuerò a divertirmi. La passione è ancora forte, ma devo conciliarla con un bambino di 21 mesi e una professione che da qualche anno ha preso il posto del calcio: mi occupo della gestione di uno stabilimento di Prosciutto Toscano Dop, un’opportunità alla quale non potevo rinunciare".

Sono passati 10 anni dalla sua esperienza a Ferrara...

"Ma la ricordo come fosse ieri. Porto ancora nel cuore la città e i tifosi, oltre al centro sportivo di via Copparo e lo stadio Mazza, dove si avvertiva il clima del calcio vero. La curva Ovest ti fa sentire un calciatore importante e ti responsabilizza, e penso di aver ripagato la gente con le prestazioni. La nostra era davvero una bella squadra, e assieme all’amico Lazzari ricordo di aver servito un bel po’ di assist a bomber Varricchio".

Segue ancora la Spal?

"Certo, gli squadroni non fanno per me. L’Arezzo fa parte della mia vita e lo seguo anche allo stadio appena possibile, ma oltre agli amaranto sono rimasto affezionato soltanto a due squadre: il Mantova e la Spal. La maglia biancazzurra è un pezzo del mio cuore, un’esperienza unica che non dimenticherò mai. Torno spesso a Ferrara, e noto con piacere che la gente si ricorda ancora di me".

Che idea si è fatto sulla squadra di Di Carlo?

"Ho visto che da quando è tornato la Spal ha iniziato a correre, e mi fa davvero piacere. Nel calcio non sempre vincono i più forti e immagino che le aspettative nei confronti della squadra all’inizio della stagione fossero molto diverse. Per fortuna c’è ancora tempo per recuperare, e poi c’è Antenucci, un giocatore che ha fatto la storia della Spal".

Anche l’Arezzo ha un bomber niente male...

"Gucci è un amico, oltre ad essere un ottimo attaccante che è già arrivato in doppia cifra. Nell’ultimo turno ha messo ko la Recanatese con due gol di testa e in area è davvero temibile".

Che aria tira in casa Arezzo? "Sta disputando un campionato di metà classifica in linea con le aspettative, ma la società arriva dalla serie D e sta facendo benissimo. La proprietà si è insediata da qualche anno e ha rivoluzionato tutto. In prospettiva c’è l’ambizione di arrivare in serie B, sarebbe bello. Al Mazza invece è difficile prevedere cosa accadrà: di sicuro sarà una bella partita".

Stefano Manfredini

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