Spal, c’è troppo Sassuolo

I neroverdi fanno valere la loro caratura, tante cose da rivedere .

21 luglio 2024
Spal, c’è troppo Sassuolo

Spal, c’è troppo Sassuolo

RONZONE (TN)

Pagnotta dura, il Sassuolo, per la Spal che ancora non c’è. Privo di Tripaldelli influenzato, Dossena ha schierato Orfei terzino sinistro in una formazione iniziale ricca di presunti partenti. Rao che lascia spazio a D’Orazio non è solo una rima. Puletto prova da regista in luogo di Carraro. La Spal parte con buona volontà in avanti, ma dopo pochi minuti il pallino è già in mano di una squadra ancora infarcita di giocatori di serie A. E dopo una parata di Demba in angolo su zuccata di Pinamonti, al 17’ Puletto regala palla in area all’attaccante neroverde, che scarta con facilità il cioccolatino dell’1-0. Eroe di luglio lo scorso anno per il gol da centrocampo al Napoli, Puletto deve così assaggiare il rovescio della medaglia, e accusa commettendo poi altri errori. A metà tempo si infortuna al ginocchio destro Fiordaliso in un duro contrasto ed esce in lacrime in barella: può essere un incidente non da poco. Lo rileva Nador.

La Spal continua a complicarsi la vita palleggiando male dal basso. La superiorità fisica del Sassuolo è debordante e impedisce ai biancazzurri di fare gioco: i neroverdi ci vanno anche già duro e la partita si incattivisce. Ne fa le spese anche Orfei, che picchiato alla spalla cede il posto a Iglio (36’). Puletto è ancora in bambola e concede il bis al 40’: stavolta il regalo è per Mulattieri, ed è 2-0. La Spal va vicina alla rete solo su punizione di Maistro (44’). Pensierino dell’intervallo: c’è poca partita, ma senza i due svarioni nella sua area la Spal non sarebbe sotto, perchè il Sassuolo non ha altre vere occasioni se non la parte alta della traversa colpita da Pinamonti al 46’.

La squadra si sforza di applicare gli schemi dettati da Dossena alla vigilia, ma contro questo avversario non ci riesce. Si riparte con La Mantia per Antenucci - che un 9 non sarà mai - e con Carraro per il povero Puletto: ma è subito traversa piena di Racic. La Mantia di testa replica con un quasi gol. Cambiano gli interpreti, non la musica: Carraro imita Puletto e Alfonso evita il 3-0. Quella esecuzione dal basso va riveduta. I tanti cambi bilanciano meglio i valori in campo e nel finale c’è anche un pizzico di Spal, con la traversa di La Mantia a negare un gol a quel punto anche meritato. Ma la squadra ancora non c’è, e per fortuna: fosse questa, auguri… Bene Nador difensore, il miglior biancazzurro con Alfonso che ha evitato il 3-0 di Erlic: poi due begli spunti di Rao. Sul piano individuale poco altro da segnalare.

Mauro Malaguti

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