Spal, crisi senza fine. Ad Arezzo altro disastro. Di questo passo meglio pensare solo alla salvezza

Ora alle spalle dei biancazzurri restano solo Rimini, Fermana e Juventus Next Gen

di Redazione Sport
24 ottobre 2023

Ad Arezzo altro disastro. Di questo passo meglio pensare solo alla salvezza

arezzo

3

spal

1

(4-3-3): Trombini; Lazzarini, Risaliti, Chiosa, Coccia (30’ st Bianchi); Settembrini, Mawuli, Foglia; Guccione (26’ st Damiani), Gucci (46’ st Montini), Pattarello (46’ st Kozak). All. Indiani

SPAL (4-3-3): Alfonso; Fiordaliso, Peda, Arena (15’ pt Valentini), Celia; Collodel, Carraro (1’ st Carraro), Maistro (1’ st Puletto); Rosafio (1’ st Rabbi), Antenucci, Rao (34’ st Parravicini). All. Colucci

Arbitro: Mastrodomenico di Matera

Marcatori: 34’ pt e 27’ st Gucci, 39’ pt Mawuli, 19’ st Fiordaliso

Note: ammoniti Peda, Foglia, Chiosa, Rabbi, Settembrini.

La Spal tocca il fondo, rimediando ad Arezzo una sconfitta – la quinta in nove giornate – allarmante sotto ogni punto di vista. Gli amaranto dominano in lungo e in largo, chiudendo i conti prima dell’intervallo con l’uno-due firmato da Gucci e Mawuli. Nella ripresa i biancazzurri tentano una reazione accorciando le distanze con Fiordaliso, ma subito dopo Gucci ristabilisce le distanze fissando il punteggio sul definitivo 3-1. Una curiosità: le tre reti della squadra di Indiani vengono realizzate tutte di testa, mettendo a nudo tutta la fragilità della retroguardia spallina nel gioco aereo e non solo. E adesso la classifica diventa davvero preoccupante, perché alle spalle dei biancazzurri restano solo tre squadre: Rimini, Fermana e Juventus Next Gen, quest’ultima con una gara da recuperare. Mister Colucci conferma il 4-3-3, ma sin dalle prime battute risulta chiarissimo come si svilupperà la partita, con l’Arezzo che spinge sull’acceleratore e la Spal costretta a difendersi senza riuscire ad uscire dal guscio.

Gli amaranto impiegano oltre mezz’ora per sbloccare il risultato, creando però i presupposti per passare in vantaggio almeno sei volte prima di riuscirci. I primi a provarci sono Gucci e Settembrini, poi un lancio dalle retrovie sorprende Alfonso che esce in maniera avventata. Ne approfitta Gucci che colpisce di testa dal limite dell’area con la porta sguarnita, ma ad un passo dalla linea Arena riesce a salvare il risultato. Il difensore centrale pugliese si ripete qualche minuto dopo, chiudendo alla disperata su Mawuli. Nella circostanza però Arena si infortuna in maniera piuttosto seria, e l’allenatore è costretto ad effettuare il primo cambio con Valentini. È un monologo amaranto, con Alfonso che alza in corner una conclusione sotto la traversa di Foglia e Peda che devia di testa in maniera provvidenziale un sinistro a giro di Pattarello. Tra il 34’ e il 39’ poi la squadra di Indiani mette al tappeto i biancazzurri due volte. La prima rete viene realizzata da Gucci che colpisce di testa su cross dalla destra di Pattarello sfruttando l’indecisione dei centrali spallini. Antenucci e compagni accusano il colpo e vengono nuovamente colpiti da una zuccata, stavolta dell’ex Mawuli (che non esulta) servito da Guccione. Nel corso dell’intervallo Colucci prova a dare la scossa effettuando tre sostituzioni: fuori gli evanescenti Carraro, Maistro e Rosafio, dentro Contiliano, Puletto e Rabbi. La Spal cresce alla distanza trovando la rete con un colpo di testa di Fiordaliso, dopo una traversa centrata da Peda. Il tempo per pareggiare non manca, ma subito dopo l’Arezzo mette in cassaforte i tre punti con un altro colpo di testa di Gucci. Si salvi chi può.

Stefano Manfredini

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