Spal, derby da cancellare. A Cesena non c’è storia. Gol dopo due minuti, poi tanta sofferenza

Antenucci riduce un passivo pesante nel finale, ma i romagnoli sono superiori

28 settembre 2023
A Cesena non c’è storia. Gol dopo due minuti, poi tanta sofferenza

A Cesena non c’è storia. Gol dopo due minuti, poi tanta sofferenza

cesena

3

spal

1

(3-4-1-2): Pisseri; Ciofi, Prestia, Silvestri; Adamo (18’ st Pierozzi), De Rose (37’ st Bumbu), Varone (18’ st Francesconi), Donnarumma; Berti; Corazza (37’ st Giovannini), Shpendi (31’ st Kargbo). All. Toscano

SPAL (4-3-3): Alfonso; Bruscagin, Peda, Arena, Tripaldelli (12’ st Celia); Puletto (24’ st Rabbi), Bertini, Maistro (30’ st Collodel); Siligardi, Antenucci, Dalmonte (30’ st Rao). All. Di Carlo

Arbitro: Delrio di Reggio Emilia

Marcatori: 2’ pt e 35’ pt Shpendi, 33’ st Corazza, 44’ st Antenucci

Note: ammoniti Arena, Varone, Puletto, Peda.

Il derby del Manuzzi emette un verdetto chiarissimo: tra Cesena e Spal – quantomeno in questo momento – purtroppo non c’è partita. Troppo superiore la squadra di Toscano, che mette al tappeto tre volte i biancazzurri nel recupero della seconda giornata. Spal mai realmente in gara, capace di reagire sul serio soltanto a tempo praticamente scaduto, quando Antenucci prima accorcia le distanze e poi sfiora la doppietta. Un sussulto che non cancella una gara deludente, che certifica i problemi di una squadra in difficoltà sotto ogni punto di vista. Mister Di Carlo compie un paio di scelte sorprendenti, inserendo Alfonso al posto di Del Favero tra i pali e il baby Puletto al posto di Collodel in linea mediana. La partenza della Spal però è un vero e proprio shock, coi padroni di casa che passano in vantaggio dopo nemmeno due giri di orologio!

Donnarumma si libera agevolmente di Bruscagin sulla sinistra e mette al centro dell’area, dove Shpendi salta tutto solo tra Peda e Arena e batte di testa Alfonso che riesce solo a toccare la palla che finisce in fondo alla rete. È una doccia gelata per i biancazzurri, che pochi minuti dopo rischiano di affondare, ma la botta terrificante di Varone su calcio di punizione si stampa sulla traversa. Piano piano la squadra di Di Carlo prova ad uscire dal guscio, cominciando a giocare stabilmente nella metà campo avversaria. Maistro ci prova su punizione, ma Pisseri risponde presente, poi il tiro della mezz’ala finisce fuori bersaglio. La Spal avanza generosamente, concedendo però tanti spazi ai bianconeri che poco dopo la mezz’ora raddoppiano. Stavolta l’azione che porta al gol del Cavalluccio si sviluppa sulla destra, con Corazza e Adamo che dialogano, poi la palla finisce sui piedi di Shpendi che di prima intenzione batte per la seconda volta Alfonso con un destro meraviglioso.

Nella ripresa i biancazzurri non riescono a produrre occasioni significative al contrario del Cesena, che sfiora il tris in un paio di circostanze (annullata una rete al solito Shpendi) e poi chiude i conti con bomber Corazza. L’ex attaccante dell’Alessandria viene servito dal nuovo entrato Kargbo, che ruba palla ad Arena e offre al compagno di reparto un cioccolatino per il 3-0. Nel finale la Spal va a segno con Antenucci, imbeccato da Siligardi, poi il capitano va vicino alla doppietta (il suo tiro viene respinto sulla linea). Una reazione tardiva che non serve a placare la rabbia dei 700 spallini, assiepati nel settore ospiti del Manuzzi, che meritavano un’altra prestazione.

Stefano Manfredini

Continua a leggere tutte le notizie di sport su