Spal, il 3-5-2 è il modulo che dà più garanzie. Ma in alcuni ruoli ora c’è troppo affollamento

I più penalizzati sono gli attaccanti esterni, da Rao a Spini passando per Parigini. Poi il nodo dei difensori centrali, dove la coperta è corta

di STEFANO MANFREDINI
21 marzo 2025
Gli esterni come Rao sono penalizzati dal modulo

Gli esterni come Rao sono penalizzati dal modulo

Il passaggio al 3-5-2 dopo la fine del mercato di riparazione sta producendo alcuni cortocircuiti. Sebbene i risultati non siano ancora quelli auspicati, quello utilizzato nelle ultime giornate da mister Baldini appare il modulo più funzionale per contrastare le criticità di una squadra che era stata costruita per giocare diversamente. Il tecnico quindi si vede costretto ad adattare una serie di giocatori in ruoli diversi da quelli per cui erano stati ingaggiati. I più penalizzati sono gli attaccanti esterni, in maniera particolare quelli con caratteristiche prettamente offensive, da Rao a Spini passando per Parigini. Senza dimenticare Bidaoui, fuori da due mesi per infortunio. Gli atleti citati sono tipiche ali da tridente, che difficilmente possono agire ‘a tutta fascia’ nel 3-5-2. Una soluzione più praticabile è l’utilizzo di questi giocatori alle spalle di un centravanti, nel ruolo di seconda punta. Come accaduto prima a Parigini, poi a D’Orazio e infine a Rao.

Più difficile invece pensare a Spini in appoggio a un attaccante centrale. Un discorso a parte va fatto per D’Orazio, vero e proprio jolly capace di giocare in almeno tre ruoli diversi e con differenti sistemi di gioco. Il 24enne di Sora è stato a lungo utilizzato da attaccante esterno di destra in assenza di alternative. Successivamente mister Dossena lo ha provato – con risultati soddisfacenti – in linea mediana, dove nel ruolo di mezz’ala ha fornito le migliori prestazioni stagionali. Non è tutto, perché a Piancastagnaio mister Baldini lo ha schierato da ‘quinto’ di sinistra e nell’ultima partita con la Ternana lo ha proposto prima da seconda punta in appoggio a Molina e poi – in seguito all’infortunio di Paghera – a centrocampo. Se nella batteria degli attaccanti esterni c’è fin troppa abbondanza, tanto che considerando anche le prime punte c’è un esercito di giocatori a contendersi due maglie, in difesa la coperta è molto più corta.

La necessità di mandare in campo tre difensori centrali contemporaneamente non era stata presa in considerazione nel corso del mercato invernale, quando nonostante l’infortunio a tempo indeterminato di Sottini e la cessione di Bachini non è stato inserito alcun elemento. Certo, Fiordaliso è tornato a disposizione dopo la lunga riabilitazione, ma bastano un infortunio e una squalifica (rispettivamente di Arena e Bruscagin) per ridurre le scelte ai minimi termini. Anzi, in difesa mister Baldini adesso non ha proprio margine di manovra: se non si inventerà qualcosa di particolare, a Pineto giocheranno per forza Fiordaliso, Nador e Bassoli.

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