"Spal in crescita, vedo peggio l’Ancona"
Massimo Gadda, il doppio ex della sfida di sabato, ora allena il Ravenna: "Da quando è tornato Di Carlo la squadra si è ripresa"
Quasi 250 presenze distribuite in otto anni, tante con la fascia di capitano al braccio. Se ad Ancona Massimo Gadda è stato una bandiera, a Ferrara ha giocato solo due anni ma poi è tornato per guidare la Spal nella prima stagione targata Colombarini-Mattioli (subentrando a Leo Rossi). Un campionato – quello di Seconda Divisione 2013-14 – che ha proiettato i biancazzurri in Lega Pro unica, quindi determinante per il proseguimento del progetto spallino. Ora Gadda allena il Ravenna in serie D, in un girone che vede protagonisti diversi club blasonati. Oltre a quello giallorosso infatti figurano Carpi, Forlì, Prato e Pistoiese. A sei giornate dalla fine i romagnoli sono secondi a -2 dalla capolista Carpi e +2 sul Forlì, ma i giochi sono apertissimi. Sabato però il doppio ex troverà il tempo per guardare Ancona-Spal, la sfida tra due squadre che hanno rappresentato un pezzo importante del suo percorso da calciatore e allenatore. "In vista del weekend di Pasqua, il campionato di serie D anticiperà il turno a giovedì, quindi riuscirò a seguire la partita di Ancona – assicura mister Gadda –. Purtroppo le mie ex squadre non se la passano bene, anche se tra le due chi sta peggio sono i dorici. Entrambe hanno iniziato il campionato con ambizioni e aspettative completamente diverse, ma a volte capitano queste stagioni nelle quali tutto gira male e si finisce per rischiare grosso".
Ritiene quindi che debba preoccuparsi di più l’Ancona?
"In questo momento sì, nel senso che mi sembra che da quando è tornato Di Carlo la Spal sia riuscita a riprendersi piuttosto bene. La classifica è ancora complicata, ma i segnali sono positivi. L’Ancona invece sta attraversando un momento davvero difficile, inducendo la società a cambiare allenatore. Una variabile che in questa fase della stagione è arduo decifrare".
La Spal ha deciso di richiamare Di Carlo, mentre l’Ancona ha affidato la panchina al terzo allenatore diverso dall’inizio della stagione...
"In qualche modo anche quello di Colavitto era un ritorno, considerando che guidava la squadra la scorsa stagione. Ora la scelta è caduta su un tecnico esperto come Boscaglia, vediamo cosa succede. Dall’esterno giudicare è antipatico e inopportuno, però evidentemente il club ha preso questa decisione per provare a dare una scossa". Si aspettava che il Cesena dominasse il campionato?
"Lo consideravo favorito, ma non pensavo che prendesse il largo in questo modo. Diciamo che sta meritando alla grande, con una squadra forte sotto ogni punto di vista: tecnico, fisico e atletico. Con tanti giovani di valore e uno stadio che è davvero tanta roba".
Nel vostro campionato la lotta al vertice è molto più avvincente...
"È un girone molto bello ed equilibrato, con diverse squadre che possono ancora vincere. Il Carpi è favorito, ma vogliamo provarci. Del resto, in serie D per centrare la promozione bisogna assolutamente arrivare primi e questo rende tutto molto complicato".
Ancona, Spal e Ravenna tutte insieme nel prossimo campionato di serie C?
"Magari, sarebbe davvero il massimo. Noi ci proveremo con tutte le nostre forze, mentre per quanto riguarda dorici e biancazzurri non voglio nemmeno pensare a una retrocessione. Sono piazze innamorate delle rispettive squadre, che anzi meriterebbero una categoria superiore. Le carte in regola per salvarsi le hanno, ma non bisogna dare nulla per scontato".
Stefano Manfredini
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