Spal, la carica di mister Di Carlo:: "Chi abbassa il ritmo, lo mangio"
Il tecnico biancazzurro non vuole distrazioni: "Rispettiamo la Fermana, sarà una bella gara di forza"
Dopo Recanatese e Pescara, la Spal cerca la conferma a Fermo contro l’ultima della classe. Non sarà una partita semplice, come spiega Mimmo Di Carlo al termine della rifinitura del sabato mattina: "Giocheremo contro una squadra che deve fare punti, come anche la Spal. Andiamo a Fermo, su un campo bello tosto, sarà una bella sfida, sotto l’aspetto del carattere sarà una gara di forza, di determinazione da parte di entrambe le squadre. Rispettiamo la Fermana anche se è l’ultima in classifica, e comunque ha perso negli ultimi minuti del match sia contro Cesena sia contro Perugia, non è una squadra che ha mollato. Mancano ancora dodici partite, anche la Fermana crede nella salvezza e farà di tutto per fare punti".
La Spal come affronterà il match?
"Dobbiamo dare continuità a quello che stiamo facendo e a quanto fatto nelle ultime due partite. Ci voleva uno switch per cambiare il trend e l’abbiamo ottenuto attraverso l’atteggiamento, il coraggio e lo spirito di squadra".
Scontata la conferma del modulo 4-4-2, i protagonisti in campo saranno diversi?
"Ci sono 2-3 giocatori che si sono allenati un po’ a parte. Sicuramente in campo ci sarà Maistro, poi ritenterà Peda. In mezzo c’è Contiliano pronto, poi c’è anche Nador, ma Carraro e Buchel stanno facendo veramente bene, sarà un pensiero magari vedere se dare un turno di riposo a uno dei due. Sugli esterni, ci sarà Maistro e l’altro si vedrà chi sarà. I quattro attaccanti stanno tutti bene, chi sceglierò andrà forte ma quelli che subentreranno andranno ancora più forte. Per quanto riguarda gli acciaccati, Saiani è rientrato da un giorno con il gruppo, lo porteremo con noi ma a livello partita ha poco nelle gambe, Tripaldelli ha fatto tre allenamenti e inizia a star meglio. Collodel resta a casa, si era fermato nella rifinitura di 4 giorni fa, e iniziamo a rivedere con noi Siligardi".
Dopo due vittorie c’è il pericolo di rilassamento?
"Se vedessi un giocatore abbassare il ritmo mentale e l’atteggiamento lo mangerei, lo dico tranquillamente. Sono stato molto chiaro con la squadra, oggi sta lavorando bene, tutti ci danno dentro e vogliono essere protagonisti. Ma non abbiamo fatto ancora niente, bisogna conquistarsi tutto. Iniziamo a sentire l’entusiasmo e la fiducia intorno a noi, ma noi dobbiamo continuare a dare forza alle prestazioni e ai risultati".
Quanto contribuisce il trend positivo di Antenucci, in rete nelle ultime due gare, nello spogliatoio e in campo?
"Da lui, come dagli altri che hanno campionati di B e di A alle spalle, mi aspettavo un aiuto a livello di squadra, così come infatti è stato. Abbiamo cambiato modulo e atteggiamento e Mirco ha dato una grandissimo contributo. Ha giocato trenta minuti con la Recanatese e quando è entrato ho visto un giocatore con lo spessore giusto, arrabbiato, determinato. Si è ripetuto a Pescara, con i suo tempi, e quindi quando un giocatore sta bene e contribuisce in questo modo deve stare dentro, che sia per 30 o 60 minuti. Lui è il capitano di questa squadra".
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