Spal penultima da sola. Troppi crolli all’intervallo. Ora sono dieci reti subite nelle ultime sette giornate
Il colpaccio del Milan Futuro sul campo del Perugia complica la situazione
Il colpaccio del Milan Futuro sul campo del Perugia lascia la Spal in solitudine al penultimo posto in classifica, con un solo punto di vantaggio sul fanalino Legnago Salus. Sono diverse le big – o presunte tali – che stanno faticando, perché se il Grifo si è piantato nella pancia della classifica, fa abbastanza impressione la crisi dell’Ascoli, che ha perso pure a Pineto aggravando una crisi difficile da pronosticare all’inizio della stagione. Basti pensare che nelle ultime sei giornate la squadra di Di Carlo è l’unica ad aver racimolato meno punti di quella di Dossena (un punto il Picchio, tre i biancazzurri). A proposito, l’ex tecnico biancazzurro ha rimediato quattro ko su quattro gare sulla panchina bianconera.
In casa Spal la situazione è simile a quella di una settimana fa, con Antenucci e compagni che si leccano le ferite dopo una sconfitta che si presta a numerose chiavi di lettura. Difficile però condividere in pieno l’analisi dell’allenatore della Spal, che ha parlato di prestazione migliore in assoluto della sua squadra ad eccezione dei primi 20 minuti della ripresa. È vero che i biancazzurri hanno lanciato segnali positivi – specialmente nel primo tempo – ma la flessione cronica dopo l’intervallo sta diventando inaccettabile.
Bastano un paio di numeri per rendersi conto delle dimensioni del fenomeno in questione: nelle ultime sette giornate la Spal ha subito 10 reti nel secondo tempo, una media di un gol al passivo ogni 30 minuti. Nello specifico, dopo l’intervallo nelle ultime sette partite Melgrati ha subito un gol dal Carpi, due dal Milan Futuro, uno dalla Virtus Entella, tre dal Campobasso, uno dal Pescara e due dall’Arezzo. Riuscendo a mantenere la porta inviolata – seppur per miracolo – soltanto contro il Rimini. Difficile pensare di conquistare risultati positivi per risalire la classifica con un trend del genere, nonostante qualche timido segnale incoraggiante che dovrà necessariamente tradursi in punti nelle prossime partite ravvicinate.
A partire da quella in programma domani alle 18,30 allo stadio Mazza contro la matricola Pianese, che attraversa uno straordinario momento di forma con un bilancio di tre vittorie e un pareggio nelle ultime quattro giornate. Tutta la pressione quindi è sulle spalle della squadra di Dossena, che ha l’obbligo di sbloccarsi battendo una formazione che non ha nulla da perdere ma che prevedibilmente non arriverà a Ferrara col coltello tra i denti.
Difficile al momento pronosticare grossi cambiamenti di formazione rispetto ad Arezzo: Bassoli potrebbe eventualmente sostituire Nador al centro della difesa, mentre El Kaddouri non è ancora pronto. In attacco invece Karlsson – rinfrancato dalla prima rete in campionato – è favorito su Antenucci per partire titolare. Il resto della squadra va verso la conferma, del resto a disposizione mister Dossena non ha grosse alternative. Bisogna fare di necessità virtù, stringere i denti e restare sul pezzo. Possibilmente anche nel secondo tempo.
Stefano Manfredini
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