"Spal, riparti da Antenucci per un’annata vincente"

Marco Cellini segnò 17 reti a Ferrara nella promozione dalla C alla B del 2016 "Ricordo anche Zigoni e Finotto in doppia cifra. Il girone? Occhio alle toscane".

10 settembre 2023
"Spal, riparti da Antenucci  per un’annata vincente"

"Spal, riparti da Antenucci per un’annata vincente"

Anche alla vigilia della stagione 2015-16 – quella dell’ultima promozione dalla serie C alla cadetteria – la Spal pescò sul mercato un attaccante di grande esperienza. La squadra di Semplici aveva in organico Mattia Finotto e Gianmarco Zigoni, ma serviva un bomber di razza al quale aggrapparsi nel corso della stagione. Il club biancazzurro si affidò a Marco Cellini, che con 17 reti in campionato (oltre ad altri quattro distribuiti tra Coppa Italia e Supercoppa) contribuì in maniera decisiva alla vittoria della serie C.

L’attaccante fiorentino aveva 34 anni, cinque meno di quelli che Mirco Antenucci ha compiuto ieri, ma è inevitabile ripensare a quello che accadde in quella stagione memorabile. Con la speranza che anche il Lupo di Roccavivara alla fine del campionato possa festeggiare la promozione riportando la Spal in serie B. "Sono contento per Antenucci, è importante sbloccarsi subito – assicura Cellini –. Ricordo come se fosse ieri il mio esordio in campionato al Mazza, dove realizzai una tripletta contro la Lucchese. Diciamo che mi presentai bene al pubblico spallino, al quale poi regalammo la cadetteria".

Condivide la scelta di scommettere su Antenucci?

"Certo, perché chi sa giocare a pallone e segnare come lui non lo dimentica certo da una stagione all’altra. È vero che ha 39 anni, ma per un calciatore fanno la differenza anche altre cose. Per esempio gli stimoli e l’ambiente in cui ci si trova, e Ferrara per lui è la piazza ideale. Sono convinto che ci siano tutti i presupposti per fare bene".

In molti sostengono che il 4-3-3 non sia il modulo ideale per le sue caratteristiche... "Agire da centravanti in un tridente è dispendioso, però per quanto mi riguarda Antenucci deve giocare più vicino possibile alla porta. E poi un atleta con la sua esperienza può facilmente sopperire ai cali fisici che considero fisiologici. Ricordo bene che ad un certa età si comincia a correre meno ma lo si fa meglio, e poi ci si posiziona in anticipo nel posto giusto".

Nel campionato della promozione in serie B lei segnò 17 reti, ma arrivarono in doppia cifra pure Finotto e Zigoni...

"Vero, le tre punte in doppia cifra furono tra i segreti del nostro successo. Sono numeri difficili da ripetere, ma con due attaccanti che superano quota 10 e il contributo dei centrocampisti, si può comunque fare una stagione vincente".

Come le sembra questo girone B?

"Il raggruppamento è molto competitivo, del resto basta citare Cesena, Perugia, Virtus Entella, Pescara e naturalmente la Spal. Ma invito anche a tenere d’occhio due squadre toscane che al debutto hanno fatto bottino pieno e potrebbero diventare le mine vaganti del torneo, la Carrarese del mio amico Dal Canto e l’Arezzo".

Abbiamo saputo che ha intrapreso la carriera di allenatore...

"Diciamo che al momento è soprattutto un divertimento, perché non ho l’ambizione di arrivare ad alti livelli, anche se lo faccio seriamente. Alleno una squadra di Promozione vicino a casa, il Grassina. È una piccola società ma molto ben strutturata, che fino a pochi anni fa militava in serie D e che vogliamo riportare almeno in Eccellenza".

Stefano Manfredini

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