"Spal, serve pazienza per potersi risollevare"

L’ex ds Ortoli è pescarese doc: "Complimenti a Baldini, primo con merito. Ma voi avete potenzialità e valori che verranno fuori, ne sono certo".

16 ottobre 2024
"Spal, serve pazienza per potersi risollevare"

Armando Ortoli, primo da destra, è pescarese doc ma ha lavorato con la Spal nella stagione 2022/2023. Nel corso della propria carriera ha guidato il mercato di società importanti come Frosinone, Catanzaro e Brescia (Foto Bp)

Armando Ortoli è stato il braccio destro di Fabio Lupo nella stagione 2022-23, quella terminata con la retrocessione in serie C. Ufficialmente era il direttore sportivo del club biancazzurro, un incarico confermato fino al termine di quel campionato anche dopo l’improvviso esonero di Lupo dopo la sconfitta di Marassi col Genoa. Ortoli non ama la luce dei riflettori, anche se nel corso della propria carriera ha guidato il mercato di società importanti come Frosinone, Catanzaro e Brescia. Il suo cuore però batte per il Pescara, la squadra della sua città.

"Purtroppo vedo che a Ferrara anche quest’anno le cose non stanno andato bene – osserva Ortoli –. È difficile giudicare dall’esterno, però leggendo i nomi posso tranquillamente affermare che è stata costruita una signora squadra. È evidente che ci siano dei problemi, legati al fatto di non riuscire a trovare continuità, con alcuni exploit alternati a sconfitte pesanti".

Promuove quindi il suo collega Casella?

"Certo, ha fatto un ottimo lavoro, eliminando tutte le scorie rimaste dalla retrocessione. Ora bisogna avere pazienza: credetemi, quella squadra ha dei valori".

Condivide la decisione di mandare la squadra in ritiro in un momento del genere?

"Dipende dai momenti e dalle motivazioni. Due anni fa per esempio mi opposi fermamente alla decisione di mandare la squadra di Oddo in ritiro dopo il ko col Genoa: il gruppo non era in buone condizioni psicologiche e chiuderlo in un hotel per una settimana non sarebbe stato il massimo".

Parliamo del Pescara, si aspettava una partenza del genere? "Sta andando al di là di ogni più rosea aspettativa, perché il gruppo è sostanzialmente quello dell’anno scorso, con qualche innesto mirato propedeutico alle idee dell’allenatore. Ne parlo con enfasi perché sono piacevolmente stupito: vivo qui, ho giocato nel Pescara e sono tifoso, ma bisogna fare i complimenti a mister Baldini per l’identità della sua squadra, prima in classifica con merito".

Sarà una lotta a tre con Ternana e Virtus Entella?

"Non vedo altre candidate alla promozione: la classifica parla chiaro, sono le squadre che stanno esprimendo il calcio migliore anche se diverso tra di loro. Sarà un gran bel campionato: speriamo il Pescara possa compiere uno scatto decisivo prima del giro di boa".

La città come sta vivendo questo momento?

"Pescara ha voglia di tornare in serie B: si sta ricreando l’entusiasmo che contraddistingue la città. A Ferrara c’è un pubblico di grande ardore a prescindere dalla classifica, invece Pescara è umorale. Si è accesa quella fiamma che da tempo era spenta, e adesso tutti dovranno fare i conti con la squadra di Baldini". Quindi venerdì sera prevede un 2 fisso allo stadio Mazza? "Non è detto: ripeto, la Spal ha un ottimo potenziale e se riesce a sfoderare furore e cattiveria se la può giocare con tutti".

Stefano Manfredini

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