Spal, tornano bandiere e striscioni in curva: "Coreografia speciale col Campobasso"

La tifoseria organizzata si mobilita: "Per il 51esimo anno della nascita del movimento, ma la protesta contro società e squadra prosegue"

di STEFANO MANFREDINI
21 febbraio 2025
l gruppo Curva Ovest Ferrara ha deciso di riportare i colori biancazzurri allo stadio Mazza (Foto Bp)

l gruppo Curva Ovest Ferrara ha deciso di riportare i colori biancazzurri allo stadio Mazza (Foto Bp)

Dopo quasi cinque mesi, domani contro il Campobasso torneranno bandiere e striscioni in curva Ovest, dove sarà realizzata anche una coreografia. La protesta nei confronti di società e squadra è destinata a proseguire, ma per celebrare il 51° anniversario della nascita del movimento ultras nella nostra città e mettere l’accento sull’identità e l’anima che contraddistingue la tifoseria spallina il gruppo Curva Ovest Ferrara ha deciso di riportare i colori biancazzurri allo stadio Mazza. "Durante la stagione 1973-74 l’entusiasmo della tifoseria spallina era alle stelle – recita il comunicato degli ultras –. Il ritorno in serie B aveva incrementato le presenze allo stadio e favorito la nascita dei primi gruppi di giovani tifosi, inoltre per merito del presidente Mazza, di mister Caciagli e di un gruppo di calciatori che prima di essere professionisti erano uomini, l’inizio di campionato altalenante venne interrotto con la conquista di una serie di successi che avevano portato la Spal nelle prime posizioni. Galvanizzati dalla striscia positiva di risultati, il 24 febbraio 1974 in occasione della trasferta di Parma avvenne il primo esodo organizzato della tifoseria estense. Quel giorno oltre mille ferraresi presero parte al treno speciale. Da quel momento generazioni di spallini hanno affollato la curva Ovest e i settori ospiti di tutta Italia sventolando i colori biancazzurri, tramandando un modo di tifare unico e inimitabile e portando avanti una storia che proprio questo mese compie 51 anni. La situazione in cui versa la Spal in questa stagione è opposta a quella che vide nascere il tifo organizzato nella nostra città. Un presidente assente, una società di incapaci e un gruppo di giocatori cui nulla importa del glorioso stemma che portano al petto, hanno trascinato la Spal e la sua gente fra i gradini più bassi della scala del calcio professionistico italiano. È proprio con l’orgoglio di chi non ha mai mollato e con la voglia di celebrare questa favola lunga 51 anni che a partire dalla partita contro il Campobasso abbiamo deciso di riportare i nostri colori. Non lo facciamo per nessun altro se non per noi stessi, per la storia che ci precede e per quella che ancora deve essere scritta. Il nostro dissenso nei confronti di questa società oscena e di questi calciatori indegni proseguirà, ma non desideriamo più sacrificare sull’altare della protesta la nostra anima, la nostra identità. Per celebrare la ricorrenza sarà allestita una coreografia in curva, quindi invitiamo tutti ad occupare il settore con largo anticipo. E soprattutto invitiamo tutto il popolo spallino a fare il biglietto e gremire gli spalti unendosi a un grido collettivo che riecheggia dal 1974, e che afferma che la gente come noi non molla mai".

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