Spal, un 2024 da incubo. Gol beffa nel recupero
A Gubbio va in vantaggio con Arena, poi resiste agli attacchi degli umbri fino all’ultimo istante di gioco, in cui subisce il pari. E venerdì si va ad Ascoli.

A Gubbio va in vantaggio con Arena, poi resiste agli attacchi degli umbri fino all’ultimo istante di gioco, in cui subisce il pari. E venerdì si va ad Ascoli.
La Spal chiude il girone di andata con un pareggio sul campo del Gubbio che ha il sapore amaro dell’occasione gettata al vento. I biancazzurri infatti passano in vantaggio con un colpo di testa di Arena, poi resistono per oltre 75 minuti prima di venire raggiunti in pieno recupero da una zampata di Tommasini. Una beffa atroce per la squadra di Dossena, che arriva al giro di boa con soli 18 punti in 19 giornate che in questo momento significano zona playout. Ritmi bassi in avvio, ma è la Spal a prendere in mano il pallino del gioco. Sul cross di Mignanelli dalla sinistra, Arena si divora il gol del vantaggio incornando alle stelle a due passi dalla porta. Si tratta però della prova generale della rete che pochi minuti dopo sblocca il risultato: dalla bandierina D’Orazio pesca la testa di Arena, la cui zuccata stavolta finisce in fondo al sacco firmando il suo terzo gol dall’inizio del campionato.
Gubbio non pervenuto nei primi 25 minuti, poi progressivamente i padroni di casa escono dal guscio. Il primo squillo della squadra di Fontana è una conclusione di Maisto, sulla quale Galeotti risponde presente. È subito prima dell’intervallo però che la Spal rischia tantissimo: il tiro a colpo sicuro di Tommasini trova la deviazione decisiva di Arena, che poi è costretto a uscire per infortunio. La retroguardia biancazzurra balla paurosamente altre due volte nel corso del recuperò, ma Antenucci e compagni vanno al riposo col prezioso vantaggio.
Nella ripresa il Gubbio prende in mano le operazioni, senza però riuscire a creare vere e proprie occasioni. La fatica comincia però a farsi sentire nella squadra di di Dossena, con l’allenatore che getta nella mischia i 17enni Tarolli e Contè, il primo al debutto assoluto tra i professionisti. La Spal abbassa progressivamente il baricentro, concentrandosi esclusivamente sulla fase difensiva. Il Gubbio ci prova con il nuovo entrato Fossati, la cui conclusione termina sull’esterno della rete, poi Galeotti disinnesca un’incursione di David con un’uscita bassa provvidenziale. I rossoblù cominciano a spingere davvero sull’acceleratore nel finale: Galeotti blocca un tiro sotto misura di Fossati, poi un sinistro di D’Ursi finisce fuori di un soffio. È il 95’, la Spal pregusta il colpaccio, ma l’ultima preghiera del Gubbio viene esaudita: un traversone finisce sulla testa di Signorini, la cui torre indirizzata in area piccola trova Tommasini che anticipa Bassoli fissando il punteggio sull’1-1.
Il bicchiere è senza dubbio mezzo vuoto per i biancazzurri, che adesso devono trovare le energie fisiche e mentali per chiudere l’anno solare con un risultato positivo venerdì prossimo sul campo di un Ascoli in gran forma. Poi se ne riparlerà nel 2025, per fortuna.
Stefano Manfredini
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