Spal, una doppia batosta. Adesso deve rialzarsi
In precedenza dopo i rovesci la formazione di Dossena aveva sempre reagito. Questa volta però i rischi sono maggiori e anche le difficoltà: in ballo il futuro.
Non c’è due senza tre? Di questi tempi bisogna aggrapparsi a tutto, anche alla cabala. O quantomeno ai freddi numeri che – facendo uno sforzo di ottimismo – dicono che la Spal finora è riuscita a rialzarsi dopo due sconfitte di fila centrando una vittoria. È accaduto dopo i ko rimediati contro Perugia e Lucchese, quando la squadra di Dossena ha reagito superando prima il Sestri Levante in trasferta e poi il Carpi in casa, e dopo gli scivoloni con Milan Futuro e Virtus Entella attraverso un successo – seppur non proprio meritatissimo – sul campo del Rimini. Adesso però la situazione è più grave rispetto a prima, perché per la terza volta i biancazzurri si ritrovano a dover rimediare a una doppia batosta, con una contestazione dei tifosi sul groppone e l’entusiasmo ai minimi termini.
Nonostante tutto, il club di via Copparo ha rinnovato la fiducia a mister Dossena, consapevole di giocarsi il proprio futuro sulla panchina della Spal nelle prossime tre partite. Il tecnico ha commesso tanti errori, dimostrando però anche buon senso e intelligenza nella decisione di mettere da parte orgoglio e ideali calcistici per fermare l’emorragia biancazzurra prima che sia troppo tardi.
Col Pescara la trasformazione tattica della Spal non è servita fino in fondo, perché l’ennesimo errore su palla inattiva ha vanificato una prestazione difensiva quantomeno incoraggiante contro la capolista del campionato. Anche dal punto di vista dello spirito va annotato un piccolo passo avanti rispetto a quando accaduto in precedenza, però ora servono i punti. Da conquistare su ogni campo, a partire da Arezzo dove mister Dossena sta riflettendo sulle scelte da compiere in vista di una gara così delicata. In caso di conferma di 3-5-2, in difesa non si scappa: davanti a Melgrati, spazio nuovamente a Bruscagin, Nador e Sottini.
Difficilmente verrà utilizzato il rientrante Bassoli, che al massimo andrà in panchina. Anche sulle fasce ci sono pochi dubbi, con Calapai sulla destra e Mignanelli sulla sinistra. A centrocampo finalmente il tecnico potrà tornare a calare l’asso El Kaddouri, anche se dopo l’infortunio e con un trittico di gare ravvicinate in vista è prevedibile un rientro graduale per il centrocampista marocchino. Anche in linea mediana quindi si potrebbe andare verso la conferma di chi ha giocato l’ultima partita, nella fattispecie Zammarini, Buchel e Awua.
Sul fronte offensivo è difficile prescindere dalla velocità di Rao che dovrebbe agire ancora a supporto della prima punta, con Antenucci che insidia la maglia da titolare che venerdì scorso è finita sulle spalle di un Karlsson che da diverse settimane è l’ombra di se stesso. Toccherà al capitano o l’allenatore insisterà con l’islandese?
Stefano Manfredini
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