Spal, una mediana che deve riscattarsi. Zammarini, Haoudi e Radrezza: tocca a voi
Per motivi diversi fin qui hanno reso sotto le attese, ma infortuni e squalifiche offrono a tutti e tre un’occasione di rilancio col Rimini

Il. Radrezza visto. a Ferrara non è nemmeno parente di quello visto a Padova e Reggio
L’ingaggio di Paghera nel mercato di riparazione ha rappresentato un segnale forte e chiaro di difficoltà e disagio nella zona nevralgica del campo. In quella zona la Spal aveva puntato inizialmente su Radrezza, poi su Buchel e infine su El Kaddouri, ma nessuno di questi tre giocatori dai piedi buoni ha mai convinto davvero. Così, a gennaio il direttore sportivo Casella ha scelto un regista diverso, un playmaker meno raffinato ma di maggiore sostanza. La decisione era stata condivisa con mister Dossena, ma anche il nuovo tecnico Baldini ha dimostrato di voler andare nella stessa direzione. Almeno nelle intenzioni della vigilia, a Chiavari l’allenatore toscano aveva optato per un centrocampo composto da giocatori più abili in fase di non possesso che a costruire il gioco, con Paghera affiancato da Zammarini e Awua. Anche perché davanti aveva proposto un tridente pesante.
Infortuni e squalifiche lo costringeranno a modificare radicalmente la linea mediana, col solo Zammarini prevedibilmente confermato nella formazione titolare contro il Perugia. Non certo per meriti particolari, perché l’ex Catania – in campo 26 partite su 26 dall’inizio del campionato – sta deludendo fortemente le aspettative. Ma in mancanza di alternative, Zammarini avrà un’altra possibilità per dimostrare quanto vale. Hanno molte cose da farsi perdonare anche Radrezza e Haoudi, probabilissimi titolari domani contro il Rimini. Se da Zammarini ci si aspettava di più, il Radrezza visto finora a Ferrara non è nemmeno lontano parente del giocatore che ha trascinato Reggiana e Padova nelle cinque stagioni precedenti. A gennaio è stato a un passo dalla cessione, l’avvicendamento sulla panchina tra Dossena e Baldini però ha cambiato le carte in tavola, e adesso Radrezza è determinato a recuperare il tempo perduto. A questo proposito, l’infortunio di Paghera gli offre una chance formidabile nel momento più delicato della stagione.
E poi c’è Haoudi, fortemente voluto da mister Dossena che lo aveva avuto con sé alla Pro Vercelli. Hamza è arrivato a Ferrara lontano dalla migliore condizione, e proprio quando per la prima volta è stato gettato nella mischia dal primo minuto (a Carpi) ha tradito la fiducia dell’allenatore, rimediando un’espulsione assurda dopo il triplice fischio. Dopo due turni di squalifica, è pronto a tornare in campo: sulla panchina non c’è più il suo mentore, ma anche mister Baldini è pronto a scommettere su di lui. Se ci sono tre giocatori a cui non possono mancare le motivazioni sono Zammarini, Radrezza e Haoudi: il loro riscatto passa per la gara col Rimini.
Stefano Manfredini
Continua a leggere tutte le notizie di sport su