Una mattinata speciale per Nina e Spini. La visita alla Casa per Anziani. Sorrisi e abbracci con i pazienti
Presente anche la sorella dell’ex azzurro Chiellini: "Sono fisioterapista e amo parlare con gli anziani".

Venerdì mattina c’era un’energia speciale nell’aria alla Casa per Anziani ‘Residence Service”, con i giocatori della Spal in visita alla struttura
Venerdì mattina c’era un’energia speciale nell’aria alla Casa per Anziani ‘Residence Service’. Un’energia fatta di sorrisi, mani che si stringevano e voci che si incrociavano tra passato e futuro. Gli ospiti della struttura hanno vissuto un pomeriggio indimenticabile grazie all’iniziativa promossa dalle docenti e dalle studentesse in stage Martina ed Amy dell’Istituto Einaudi, che hanno organizzato un evento di giochi e ginnastica dolce insieme a un gruppo di giocatori della Spal. L’incontro è nato dall’idea di creare un dialogo tra generazioni diverse, abbattendo le barriere dell’età attraverso il linguaggio universale dello sport e del movimento. Le animatrici della struttura e le giovani tirocinanti, con la loro freschezza e il loro entusiasmo, hanno guidato gli anziani in esercizi di ginnastica dolce, pensati a scuola con la docente di scienze motorie Federica Biolchini al fine di stimolare la mobilità e il benessere fisico, ma soprattutto per donare allegria e condivisione.
La vera sorpresa è arrivata quando, con la loro tuta completa di marchio biancazzurro, alcuni giocatori e giocatrici della Spal hanno fatto il loro ingresso nella sala comune. Occhi increduli, applausi spontanei hanno accolto Cristian Nina, Cristian Spini, Sara Molon e Silvia Chiellini (sì, proprio la sorella del famoso difensore juventino). Per molti degli anziani presenti, tifosi da una vita, era un sogno che si realizzava. "Non avrei mai pensato di poter stringere la mano a un giocatore della mia squadra alla mia età!", ha esclamato una signora fervente tifosa spallina, con la sciarpa ultrà al collo.
I calciatori non si sono limitati ai saluti, ma si sono messi in gioco accanto agli ospiti e alle studentesse, sfidandosi in una serie di attività motorie leggere: tiri ai birilli, esercizi di equilibrio e persino una simpatica gara di giornali da arruffare sotto i piedi. Momenti di allegria si sono alternati a racconti personali che spontaneamente gli ospiti hanno raccontato ai giovani calciatori; Spini ha intavolato un dialogo con una signora di Cremona, sua conterranea; Nina non ha mancato di far notare la sua simpatia partenopea a un anziano che voleva fargli gol con un palloncino gonfiabile, Silvia Chiellini ha dimostrato la sua predisposizione verso questo tipo di utenza (“Sono fisioterapista e amo in particolare gli anziani” ci ha raccontato) e Sara si è dimostrata più che paziente e collaborativa raccogliendo gli aeroplanini di carta nel gioco dei birilli.
L’animatore Filippo ha tenuto le fila, sottolineando alle docenti presenti, prof.ssa Preti e prof.ssa Minore, la validità dell’evento e di come questa occasione avvicini in modo costruttivo più generazioni. Prima di andarsene, i giocatori della Spal hanno donato un gagliardetto autografato da tutta la squadra nelle mani della coordinatrice Concetta Scarcella, che verrà sicuramente esposto nel salone di ricevimento, come simbolo di questa giornata speciale. La mattinata ha dimostrato come lo sport, più che una disciplina, sia un veicolo di emozioni e relazioni, capace di creare ponti là dove sembrano esserci distanze.
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