Spal, una risposta forte con la scelta del nuovo ds

La notizia del deferimento ha scatenato rabbia e scoramento tra i tifosi. Ora bisogna dare un segnale: Magalini resta il primo, ma non unico, obiettivo.

19 maggio 2024
Spal, una risposta forte con la scelta del nuovo ds

Spal, una risposta forte con la scelta del nuovo ds

Se la notizia del deferimento è arrivata in città come un fulmine a ciel sereno scatenando la rabbia dei tifosi, la società biancazzurra sapeva che prima o poi sarebbe arrivata e continua a lavorare, provando a tenere la barra dritta in un momento senza dubbio non facile. Col presidente Tacopina impegnato negli Stati Uniti e il direttore dell’area tecnica Fusco ormai arrivato a fine mandato, il timone del club è nelle mani del direttore generale Di Taranto, che ha anche la responsabilità di coordinare le operazioni che porteranno alla scelta del nuovo direttore sportivo. È una decisione di importanza strategica per il futuro della Spal, che l’ex dirigente del Trento non può permettersi di sbagliare.

La situazione è intricata ma abbastanza chiara, quantomeno per quanto riguarda il profilo dell’obiettivo principale della Spal: Giuseppe Magalini. L’esperto dirigente del Catanzaro è disposto a trattare con la società biancazzurra, ma stiamo parlando del direttore sportivo forse più ambito in assoluto in serie B. E nel caso decidesse di mettere davanti a tutto la categoria è evidente che la Spal non avrebbe possibilità. Il club di via Copparo però si sente ancora in corsa, forte della storia che rappresenta e del fatto che Di Taranto e soprattutto Di Carlo, hanno già lavorato in passato con Magalini. La pista che porta al direttore sportivo originario di Villafranca di Verona quindi è aperta ma estremamente tortuosa. Per questo la Spal si sta cautelando attraverso un piano B e addirittura un piano C. Si tratterebbe di due professionisti con storia e curriculum completamente diversi: uno esperto che conosce bene la categoria e uno giovane e in rampa di lancio. Con quest’ultimo ci sarebbe addirittura già un accordo di massima, ma la Spal vuole tenere ancora vive le altre opportunità. Una annotazione importante: Giorgio Zamuner non è nel terzetto dei candidati, anche se rimane comunque un’ipotesi da non scartare a priori. Il deferimento, la prospettiva di una penalizzazione in classifica ma soprattutto la fiducia della tifoseria in picchiata impongono la scelta di un direttore sportivo di alto profilo: in caso contrario si dovrà parlare di ridimensionamento degli obiettivi.

Stefano Manfredini

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