Spal, una settimana per svoltare. Ad Arezzo inizia un tour de force
Oggi in Toscana, martedì in casa contro la Pianese e sabato prossimo a Terni: si decide tutto ora
Prima Arezzo, poi Pianese e infine Ternana. Nel giro di una settimana capiremo se la Spal ha le forze per uscire dalle sabbie mobili oppure se è destinata a restare impantanata a tempo indeterminato e quindi a soffrire per il resto del campionato. È stato un mese da incubo per i biancazzurri, che lo scorso 26 settembre sono incappati nel ko col Milan Futuro – che finora ha vinto solo in quella circostanza – e pochi giorni dopo hanno alzato bandiera bianca con la Virtus Entella. Per fortuna a Rimini la buona sorte ha regalato ad Antenucci tre punti che non avrebbero meritato, mentre nelle ultime due giornate il piatto è tornato a piangere: tracollo a Campobasso e sconfitta di misura in casa col Pescara.
Quattro battute d’arresto negli ultimi cinque turni fotografano bene la crisi di una Spal che si ritrova con una sola lunghezza di vantaggio sui fanalini di coda del torneo e che oggi ad Arezzo se la vedrà con una squadra che attraversa un grande momento di forma. Gli amaranto erano partiti piuttosto male, con due scivoloni nelle prime tre giornate contro avversari non proprio di prima fascia come Pineto e Vis Pesaro. Da quel momento però la squadra di Troise si è compattata, conquistando la bellezza di cinque vittorie nelle ultime sette giornate che l’hanno proiettata subito dietro il treno di testa. Se proprio si vuole trovare un difetto all’Arezzo, l’attacco non sta funzionando a dovere.
Troppo poche 11 reti in 10 turni per una squadra che ha l’ambizione di competere per i piani alti della graduatoria, ma il tecnico è convinto che il proprio tridente prima o poi gli regalerà gol a grappoli. La Spal invece scenderà in campo nuovamente col 3-5-2, un assetto che col Delfino non ha portato punti ma ha fornito indicazioni più positive di quelle che erano arrivate in precedenza. Così, nonostante le numerose assenze nel reparto difensivo, mister Dossena confermerà il modulo con Bruscagin, Nador e Sottini centrali, protetti da Calapai e Mignanelli sulle fasce. Si profilano conferme anche a centrocampo e in attacco, con El Kaddouri e Antenucci che potranno eventualmente dare il proprio contributo nella ripresa. La coperta è abbastanza corta, e in vista delle gare successive andranno anche gestite le forze. Ma fino a un certo punto, perché i punti servono subito. E non ci si può permettere di scegliere dove conquistarli.
Stefano Manfredini
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