Superbi: "Spal, si prospetta un girone di ferro"

L’ex biancazzurro, ds a Chiavari: "La mia Entella vuole riprovarci, poi ci sono Cesena e Perugia. Nel gruppo A occhio a Brescia e Vicenza"

18 giugno 2023

Matteo Superbi guarda con attenzione e curiosità alla composizione del mosaico della nuova serie C, ancora lontano dalla versione definitiva. Lo storico direttore sportivo della Virtus Entella – cresciuto nella Spal, alla quale resta molto legato – non fa mistero di puntare ad un campionato di vertice, magari evitando l’incrocio col club biancazzurro. "Ci sono diverse situazioni che devono essere definite – osserva –, dalla possibile promozione del Lecco ad altre società in bilico. Senza dimenticare che il Pordenone non si iscriverà. Quel che è certo è tra le potenziali protagoniste Cesena, Perugia e Virtus Entella saranno certamente nel girone B. La Spal potrebbe finire nello stesso raggruppamento, ma in merito ho qualche dubbio in più. Esiste infatti la possibilità di uno spostamento dei biancazzurri nel girone A, che comunque presenterà squadre come Padova, Triestina e Vicenza. Oltre al Brescia, se non otterrà la riammissione in cadetteria".

Saranno quelle che ha citato le squadre che si contenderanno la promozione?

"Innanzitutto, mi auguro che la Spal passi nel girone A! Se finisse nel B, me l’aspetto assolutamente protagonista, così come Cesena, Perugia e mi auguro Virtus Entella. Questi quattro club allestiranno buone squadre, poi vedremo come si svilupperà il mercato".

Non pensa che la Spal sia in ritardo rispetto alla concorrenza sul fronte della programmazione?

"Un pochino sì, ma stiamo parlando di un club che ha le caratteristiche per recuperare terreno in fretta. In serie C ci sono poche piazze come Ferrara, che può riscuotere l’attenzione di giocatori che magari non trovano spazio in categoria superiore. Inoltre, sono numerose le società che sono indietro a livello di programmazione. E comunque i passaggi da compiere sono obbligati: prima bisogna scegliere il direttore sportivo, poi l’allenatore, e soltanto dopo si può partire con la costruzione della rosa".

A Chiavari non avete problemi di questo tipo...

"Sono un direttore sportivo fortunato, perché da tanti anni ho un rapporto speciale con la proprietà, che mi garantisce autonomia e fiducia. Lavoro in una famiglia, con la quale c’è grande feeling".

Che campionato deve aspettarsi la Spal?

"Diverso da quello di serie B, ma con le proprie caratteristiche e difficoltà. Mi sono trovato anch’io a lavorare dopo una retrocessione e capisco le difficoltà della Spal. Spesso restano sul groppone contratti pesanti, ma nonostante tutto bisogna provare a risalire subito sfruttando qualche giocatore di categoria superiore che rimane in rosa con la giusta mentalità. Restano inevitabilmente un po’ di scorie, però bisogna partire bene lanciando un messaggio positivo alla piazza. A maggior ragione in una città come Ferrara, che ha le carte in regola per tornare subito protagonista".

Tornare immediatamente in serie B però è un’impresa riuscita a poche squadre...

"Vero, a noi capitò qualche anno fa. Ma vincemmo il campionato all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Poi è accaduto a Cittadella, Perugia e poche altre. Non è facile, in nessun girone, perché due o tre squadre attrezzate ci sono sempre e vince solo la prima. I playoff poi sono una lotteria nella quale si azzera tutto, basti pensare a quello che è successo quest’anno".

Nell’ultima stagione non siete stati fortunati, giusto?

"Le favorite della vigilia erano Reggiana, Cesena e Virtus Entella, che effettivamente si sono giocate il campionato. L’hanno spuntata i granata, del resto vincere è sempre difficile e lo sarà anche il prossimo anno".

Stefano Manfredini

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