Tacopina: “Aggredito dagli ultras della Spal. Non so se resterò”
Joe, dalla Vetta sulle torri alla caduta in Serie C
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Joe Tacopina, 57 anni, è stato il 30° presidente del Bologna (Businesspress)
Ferrara, 16 maggio 2023 – Retrocesso e aggredito, dopo aver risposto alla contestazione con il dito medio: l’avventura di Tacopina a Ferrara prende la piega peggiore, tra maleducazione e violenza. C’era una volta il Tacopina bolognese. Quello che blindava lo stemma rossoblù in terrazza Bernardini: "Perché nessuno potrà mai calpestarlo". Fu lui l’ariete in grado di mandare a monte il passaggio del Bologna Massimo Zanetti, favorendo l’ingresso di Joey Saputo, all’interno di una cordata. Quel Saputo che sarebbe diventato proprietario unico del Bologna, quando lo stesso Tacopina non mise sul tavolo i soldi necessari per evitare il possibile fallimento del Bologna. Arrivava dalla Roma, l’avvocato americano, che sarebbe poi diventato presidente di professione. Bologna, Venezia e ora Spal, dove le cose sono andate come peggio non potevano andare: club ferrarese retrocesso in C. E dal giorno del giudizio in poi, ovvero da sabato, le cose sono precipitate. Tacopina contestato e il newyorkese allo stadio, ha reagito con il dito medio alla curva che lo offendeva. Ne è seguita, un’aggressione, stando a quanto raccontato ieri in conferenza stampa dallo stesso ‘Taco’.
“Mi trovavo in palestra domenica scorsa e si è avvicinato un ultrà della Spal che mi ha insultato. Ne è nata una discussione e poi sono arrivati tanti altri tifosi della curva e la tensione è salita. Mi hanno insultato e anche minacciato e questo è inaccettabile da persone che non considero tifosi e degni di entrare allo stadio per sostenere la squadra. Questa aggressione mi ha fatto male e sto seriamente valutando se rimanere alla Spal".
Insomma, Tacopina medita un nuovo addio, lui che è già stato alla Roma, al Bologna, al Venezia e alla Spal, dopo aver meditato l’approdo al Catania. Tacopina è tornato anche sui fatti di sabato: "Quanto accaduto domenica è successo dopo dopo gli avvenimenti relativi alla partita: mi hanno insultato cantando ‘Tacopina pezzo di merda’, hanno lanciato fumogeni in campo mettendo a rischio l’incolumità fisica del portiere Pomini. Scene che ho visto a Genova con la Sampdoria, ma a Ferrara mai avrei immaginato si arrivasse a tanto. Poi ho saputo che in passato qualcuno della curva ha sputato a Vagnati e Mattioli". La sensazione è che l’avventura di Tacopina a Ferrara volta verso il termine. L’avvocato riflette. A Bologna seguono gli sfottò.
“Chi è che diceva che a Ferrara erano più bravi di noi a fare calcio? Dove sono tornati loro? E dove siamo rimasti noi?", si legge su numerose pagine social, con commenti che non dimenticano gli anni in cui la Spal aveva raggiunto la serie A ed era invidiata dopo alcuni confronti diretti. Commenti che non dimenticano neppure come tra Saputo e Tacopina gli affari finirono in tribunale, con il club rossoblù nelle solide mani del magnate canadese.
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