Tacopina resta e rilancia: "I miei piani non cambiano"

Il presidente a ruota libera, presentando il nuovo socio Marcello Follano "Ho investito 28 milioni e vogliono rendere la Spal un club sostenibile".

27 gennaio 2024
Tacopina resta e rilancia: "I miei piani non cambiano"

Tacopina resta e rilancia: "I miei piani non cambiano"

Joe Tacopina torna a parlare dopo diversi mesi, per rilanciare il proprio impegno nella Spal: "Per prima cosa do il benvenuto a Marcello Follano e a sua sorella Gabriella, che mi affiancheranno. Marcello è un mio amico che ha fatto successo a Wall Street e che nutre grande passione per il calcio. Dagli Stati Uniti ha sempre seguito le mie avventure e ora ha deciso di investire anche perchè affascinato dalla storia e dalle strutture della Spal. Mi supporterà per continuare a far crescere il club, e oggi sarà a Ferrara".

E infatti eccolo sbucare poco dopo, a conferenza ultimata, tuta azzurra Tacchini Tracksuit da viaggio o giù di lì. "Io resterò presidente – continua Tacopina – e condividerò con lui programmi e strategie. I miei piani non sono cambiati e il mio desiderio di restare a Ferrara è fuori questione. Continuerò a esserci per molto tempo. Non so perchè si discutano le nostre possibilità finanziarie e la solidità del club. I fatti parlano meglio delle parole e sono pubblici nei bilanci e leggibili da tutti: in due anni e mezzo abbiamo messo 28 milioni di euro, soldi veri, non del monopoli. Credo che nessuno abbia mai investito tanto nella Spal".

Tacopina passa a illustrare la situazione finanziaria: "Prendendo la società ho ereditato 24 milioni di debiti, cosa che sapevo, non ci sono state sorprese: 14 sono già stati ripianati e ripianeremo ora anche gli altri 10. C’erano stati altri interessamenti, ma a parte me nessuno è andato in fondo proprio perché il debito scoraggiava. Io ho voluto credere ne potenziale della Spal. Anno dopo anno chiuderemo la partita rendendo il club sostenibile. Se poi si preferisce un mio passo indietro per ripartire da un fallimento come spesso accade nel calcio italiano, non credo si voglia il bene della Spal. Farò ogni cosa in mio potere per impedire che ciò succeda e preservare le 150 famiglie che lavorano nella Spal".

Poi il capitolo sportivo: "In estate molti anche tra voi hanno elogiato l’operato di Fusco. Le cose non vanno come avremmo voluto, nello sport capita. Ma io sono sempre qui e ho chiari i miei obiettivi. Tra gli acquisti fatti a gennaio dovete contare anche il rientro di Dalmonte, e più avanti quelli di Sits e Siligardi. Infine Fusco sta cercando di tesserare qualche altro giocatore. Potevamo fare meglio? Certo che sì. Il primo a essere scontento sono io. Mi spiace per i tanti tifosi che incontro per strada e mi incoraggiano, e per gli sponsor". Tacopina conclude con gli altri investimenti: "Ne stiamo facendo ancora nelle strutture, ammodernando il tetto del Centro con i pannelli solari e rifacendo gli spogliatoi della Primavera. E così per il settore giovanile, dove Di Gregorio sta facendo un gran lavoro. Poi c’è la fondazione. Mi ha toccato una mamma che ieri piangendo mi ha detto che il figlio, sempre solo per difficoltà cognitive. Qui alla Spal ha fatto gruppo per la prima volta nella sua vita. Concludo con un appello ai nostri tifosi: domenica conta solo la vittoria, stiamo uniti".

Mauro Malaguti

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