Spalletti: “Estate bruttissima dopo l’Europeo, mi sento responsabile. Ora una nuova Italia”
La nazionale si ritrova a Coverciano per preparare le sfide di Nations League contro Francia e Israele. Il ct: “Sento la fiducia della Figc”
Firenze, 2 settembre 2024 – Dopo il disastroso Europeo, l'Italia si ritrova a Coverciano per preparare le due sfide di Nations League contro Francia e Israele, partite che andranno in scena il 6 e il 9 settembre.
Spalletti: “Estate bruttissima dopo l’Europeo"
"Ho trascorso una brutta estate, bruttissima – le parole del ct Luciano Spalletti –. Il discorso andava sempre lì. Quando si parla di fallimento bisogna fare un'analisi un po' più corretta perché secondo me è riferita a quella gara lì, con la Svizzera, bruttissima. Contro la Spagna anche abbiamo fatto male, siamo stati messi sotto, poi però la vittoria netta della Spagna ridimensiona un po' la brutta partita contro di loro. La partita contro la Svizzera, invece, è stata bruttissima soprattutto come atteggiamento, siamo stati arrendevoli. Non abbiamo onorato la nostra forza e la nostra storia: mi sento responsabile di ciò che è successo. Tutto ciò che mi succede intorno dipende sempre da me al 100%, ora do un 1% anche ai miei collaboratori ma i giocatori sono esentati da questa responsabilità. Probabilmente gli ho messo troppa pressione addosso e non gli ho dato la possibilità di gustarsi la maglia dell'Italia. Ora si apre una pagina nuova e visto che adesso bisogna analizzare anche la carta d'identità credo sia questo il momento per fare qualcosa di differente. Vado a creare un nuovo gruppo, una nuova squadra".
Le convocazioni
Poi entra nel dettaglio delle convocazioni: "Con Chiesa ci siamo sentiti e abbiamo fatto una valutazione equilibrata. Io l'avrei portato come giocatore in più non facendolo partecipare alle due partite. Lui mi ha detto che aveva parlato con il Liverpool e aveva bisogno di fare una preparazione specifica – spiega il ct –. Tonali invece si è allenato regolarmente, è un giocatore sul quale noi riponiamo molta fiducia. È uno di quelli che ho sentito più di tutti in questo periodo, il ragazzo ha riflettuto molto e questo è un motivo in più per portarlo con noi".
Come giocherà l’Italia
La nuova nazionale di Spalletti: "Giocheremo sempre con il 3-5-2 o 3-4-2-1. Ora se fate il giochino dei doppi ruoli diventa facile partendo dal 3-5-2 o dal 3-5-1-1 o dal 3-4-2-1. In avanti si è un po' più liberi di interpretare le qualità che si hanno, ma il sistema è quello. Ho riflettuto, probabilmente devo fare in maniera diversa e questa è una delle cose che cambierò. Ricci? Ha sempre fatto il mediano davanti alla difesa e il fatto che possa giocare anche a centrocampo è un qualcosa in più. Ne ho convocati 23 precisi e anche questo è figlio di ciò che ho pensato e visto: chiamandone di più poi gli allenamenti non vengono al meglio, sei lì continuamente a cambiare e loro non sono liberi di allenarsi al meglio. E poi così si sentiranno totalmente dentro il progetto di queste due partite".
La fiducia della Figc
Si riparte, quindi: "È un giorno bello – continua Spalletti –, ci si ritrova qui a far parte della nazionale. Abbiamo una squadra che ha grande qualità. Poi è chiaro che a fare la differenza sono la condizione fisica e ciò che fai nella partita". Il ct, comunque, avverte la fiducia della Figc: "Per me Gravina si è mostrato fin dal primo giorno come una persona competente, preparata e sincera ed è sempre stato così. È uno dei principali motivi che mi ha spinto ad accettare questo incarico, nonostante il momento delicato che stava attraversando la nazionale in quel momento lì. Ringrazierò sempre Gravina e la Figc per avermi permesso di essere in questa posizione".
La Nations League
Infine uno sguardo alla Nations League: "Questa competizione può darci il vestito giusto per poi andarci a giocare la qualificazione Mondiale, sono gare di altissimo livello che poi ci danno esperienza. È facile portare Acerbi, il suo rendimento è sicuro. Ma dobbiamo giocare una competizione tra due anni. Da un giocatore di 27-28-30 anni sai cosa aspettarti, un giocatore di 20-22 anni può cambiare totalmente dandogli fiducia in competizioni che non ha giocato".
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