D’Angelo pronto a sfidare il passato. Da Pisa passa la salvezza dello Spezia
Sul fronte mercato le attenzioni della società si concentrano su Maric, attaccante bosniaco del Monza
Ogni partita trasmette emozioni uniche e indimenticabili a mister D’Angelo, figuriamoci quella di domani pomeriggio che vedrà il suo Spezia affrontare il Pisa, da lui guidato per ben cinque anni, dal 2018 al 2023 con una breve interruzione. Ben 205 le panchine alla guida dei toscani, con a referto una promozione in Serie B e quattro campionati cadetti con una finale playoff persa contro il Monza (segnò l’ex aquilotto Mastinu, poi il harakiri nei tempi supplementari terminati 4-3 per i brianzoli). Il derby di domani non potrà mai essere un match come tutti gli altri per l’’Omone’ pescarese che, numeri alla mano, è il secondo tecnico nella storia del Pisa per presenze sulla panchina nerazzurra. Comprensibili e legittime, dunque, le sensazioni forti che un uomo mai banale, schietto e genuino come D’Angelo proverà al suo ingresso in campo, ma passati i minuti iniziali, il suo sguardo e i suoi pensieri saranno solo rivolti alla sua nuova creatura aquilotta, alla disperata ricerca di punti fondamentali in ottica salvezza. "La squadra la salviamo" ha rilanciato il tecnico, una frase che ha ridato un po’ di forza e coraggio a un ambiente sportivo ultra depresso (ma mai domo), che proprio in lui vede l’ultimo appiglio a cui aggrapparsi per salvare una categoria troppo importante per l’intera comunità spezzina. Un’empatia quella tra D’Angelo e la gente spezzina sviluppata sui tratti comuni della veracità e della combattività ad oltranza. Ed è proprio sullo spirito battagliero e la voglia di rivalsa dei suoi uomini che il tecnico aquilotto farà perno per tentare di uscire indenni da Pisa, in aggiunta alle ’facce nuove’ da lui fortemente volute, alle quali dovrebbe aggiungersi un attaccante. Quasi tramontato Soleri, considerato l’obiettivo prioritario dall’area tecnica, con Shon Weissmann in stand-by, le attenzioni del duo Macia-Melissano si sono riversate sul 28enne bosniaco Mirko Maric del Monza, in uscita dal club brianzolo dopo gli arrivi in biancorosso di Zerbin, Popovic e Djuric.
All’Arena probabile la riproposizione del sistema di gioco 3-5-2 che, al pari del 3-4-3, sarà adottato in pianta stabile. Nel reparto arretrato scelte quasi obbligate per D’Angelo, alle prese con le defezioni importanti di Elia, Reca, Wisniewski e Gelashvili (cui bisogna aggiungere Amian, andato al Nantes) che lo costringeranno a impiegare Hristov, Muhl e Nikolaou centrali, con Vignali e il neo acquisto Matejus come quinti. Non proprio la situazione ideale, tenendo conto che l’unico difensore di riserva sarà Bertola e che Muhl non si sa ancora se tornerà in patria o resterà. A centrocampo, dando per scontate le presenze di Cassata e Bandinelli, potrebbe profilarsi un ballottaggio tra Salvatore Esposito e Jagiello. In attacco, scontata la conferma di Pio Esposito, potrebbe esserci l’esordio di Falcinelli, pur non escludendo l’impiego di Verde, tentato dall’opzione Fatih Karagumruk.
Fabio Bernardini
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