Esposito, il gol in famiglia. Salvatore e Pio a segno: "Bello sentire gli applausi. Dai tifosi una spinta in più»

Anche il fratello Sebastiano in rete con l’Empoli. "E pagherà lui la pizza...". D’Angelo soddifatto da prestazione e risultato: "Potevamo anche dilagare. In svantaggio non ci siamo snaturati ma abbiamo recuperato e vinto". .

di Redazione Sport
23 settembre 2024
Salvatore e Pio a segno: "Bello sentire gli applausi. Dai tifosi una spinta in più"

Anche il fratello Sebastiano in rete con l’Empoli. "E pagherà lui la pizza...". D’Angelo soddifatto da prestazione e risultato: "Potevamo anche dilagare. In svantaggio non ci siamo snaturati ma abbiamo recuperato e vinto". .

La felicità passa dalle voci di Luca D’Angelo e della famiglia Esposito che veste la maglia dello Spezia, che si invia messaggi di ringraziamento reciproco, a distanza... di microfono. Il tecnico, intanto, a fine gara è contento, ma sa che non sempre potrà andare bene, quando si passa in svantaggio. "Potevamo perfino realizzare più gol – dichiara Luca D’Angelo – Però, se è vero che nel primo che abbiamo subito è stato bravo Cerri ed eravamo in 10 perché Hristov doveva rientrare, sul secondo dovevamo stare più attenti. Andiamo sempre sotto ed è un aspetto su cui si deve migliorare, perché non ci sarà ogni volta la possibilità di ribaltare il risultato come contro la Carrarese (e Frosinone e Cesena)". Puniti alla prima occasione. "C’era grande attesa per questo match, l’avevo compreso molto bene dal clima che si respirava in città. Lo stadio è stato fantastico e anche dopo aver subito lo svantaggio non ci siamo snaturati, costruendo continue occasioni per pareggiare e andarla poi a vincere". Volevate fare pure il quinto all’ultima azione. "La nostra squadra fa del ritmo e del pressing la sua forza, se poi è sostenuto da 10mila persone come accade dal finale di stagione scorso, è tutto più facile".

Esposito protagonisti. "Pio ha raccolto, con due gol, tutto il lavoro che sta facendo. Salvatore ha qualità e coadiuvato da giocatori giusti, attraverso la sua grande personalità, può salire di livello". La Carrarese ha giocato molto bene a Cremona, col Sudtirol, poi con il Sassuolo. "Li abbiamo saputi mettere in difficoltà, lasciando loro il possesso palla non nella nostra metà campo". Fondamentali gli spezzini doc in rosa per caricare tutti. "In realtà, Cassata, lo volevo non arrembante e gliel’ho detto, nel caso avesse esagerato, però è stato ineccepibile. A Vignali non dovevo raccomandarmi di nulla, perché è molto riflessivo". Scherzano, comunque, i due Esposito dello Spezia. "Dato che ha segnato anche Sebastiano" sabato con la maglia dell’Empoli "e guadagna più di noi – affermano Pio e Salvatore – la pizza la paga lui...". Poi, Pio, autore di una doppietta aggiunge, su un attacco che cambia i protagonisti ma funziona sempre: "L’altra settimana non ho giocato nemmeno un minuto. È la forza della concorrenza e la dimostrazione di quanto siamo tutti forti". Un bis che è valso, all’uscita dal campo per la sostituzione, un coro a gran voce. "Ammetto di essermi emozionato, una cosa incredibile che non mi sarei mai aspettato. Comunque ho segnato a Reggiana, Pisa e Carrarese, mi manca solo la Sampdoria, poi i tifosi mi ameranno ancora di più". Tutto è diverso dalla stagione scorsa. "Ho sofferto nel rendimento anche per il passaggio di categoria, venivo dalla Primavera. Non ho mai smesso di lavorare neppure nei momenti negativi".

Poi, tocca a Salvatore. "Il mio grazie va a D’Angelo, che mi ha dato fiducia nei periodi meno belli. Non sono un ‘lecchino’, anzi dico sempre quello che penso, ma quando mi consegnato le chiavi del centrocampo, a prescindere, mi ha aiutato davvero. E con l’entusiasmo che si sta creando attorno al gruppo, pur mantenendo i piedi ben saldi a terra, si sta creando qualcosa di importante". Dai fischi del campionato passato, agli applausi di un Picco intero. "Il disappunto della gente l’ho sempre accettato in maniera positiva, perché era per un calciatore da cui ci si aspettava di più. Quando gioco in casa mi piace davvero, sento ‘qualcuno’ che mi spinge".

Marco Magi

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