Lo Spezia è tornato alla vittoria. Domina contro la FeralpiSalò segna due gol nel primo tempo però deve soffrire fino all’ultimo

Le reti di Salvatore Esposito su rigore e Antonucci, nel finale accorcia La Mantia e subentra la paura

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1 ottobre 2023

Al settimo tentativo lo Spezia coglie finalmente i tre punti, pur con qualche affanno di troppo nel finale contro una modesta FeralpiSalò. La terza partita in otto giorni induce Alvini al turnover: cinque cambi rispetto a martedì col Brescia: fuori Cassata, non al meglio, con Elia sulla fascia destra, Salvatore Esposito torna a centrocampo al posto di Ekdal, Kouda è preferito a Zurkowski sulla trequarti, davanti Francesco Esposito e Antonucci rilevano Moro e Verde. Nonostante il gran caldo e un terreno che appare irregolare, lo Spezia ne guadagna in freschezza e parte col giusto piglio, con Kouda che punta quasi sempre a destra creando costantemente la superiorità, un inedito stagionale. Pur con qualche pausa di troppo, il primo tempo è un monologo in maglia bianca: già al 4’ Francesco Esposito ha una buona opportunità, il suo colpo di testa è alto; al 7’ Kouda crea scompiglio sulla destra, nessuno raccoglie il suo cross, mentre al 12’ Antonucci sfrutta il cincischiare della difesa avversaria, ma il suo gran tiro viene sventato in corner da Pizzignacco. Il gol è nell’aria e arriva nel modo che non ti aspetti: Salvatore Esposito crossa, Fiordilino interviene in maniera scomposta, toccando col braccio largo appena dentro l’area. Il lunghissimo Var dà ragione alle proteste del centrocampista spezzino e l’arbitro Colombo indica il dischetto, lo stesso Esposito spiazza il portiere e mette subito la partita in discesa. La FeralpiSalò non riesce a farsi pericolosa, eccettuato un cross di Letizia al 36’ che nessuno raccoglie, e nel finale di tempo lo Spezia accelera: al 38’ Amian trasforma in rete un cross di Reca, ma il Var coglie il francese in fuorigioco. Al 42’ Pizzignacco sventa in corner una conclusione dal limite di Salvatore Esposito, ma al 46’ deve alzare bandiera bianca: l’ennesimo gran lavoro di Kouda premia Antonucci, il cui tiro rimbalza sul terreno e diventa imparabile. Prima dell’intervallo gli Aquilotti potrebbero persino triplicare: al 49’ Antonucci conclude di poco fuori e al 50’un bel guizzo di Elia viene sprecato da Amian, che invece di tirare spreca tutto.

Al rientro dagli spogliatoi l’ex aquilotto Vecchi prova a mescolare le carte con un triplo cambio, ma il solo Tonetto mostra qualcosina di interessante. La partita scivola via nel grigiore generale, condizionata anche dal gran caldo. Il taccuino si riempie solo di sostituzioni: esordio di Pietra, con Elia che paga la lunga inattività uscendo con problemi muscolari, entra persino Cipot, sembra proprio una formalità. E invece basta una banalissima punizione sulla trequarti: batte Di Molfetta, nessuno segue il decentrato La Mantia, che di testa infila con Dragowski immobile. Il gol riaccende la Feralpi, che inizia a cercare le mischie in area. Lo Spezia non congela la partita e soffre immotivatamente, rischiando di rovinare tutto. Ma il tasso tecnico della Feralpi è talmente basso che stavolta tutto finisce bene. Serviranno riprove ben più significative per testare il vero valore di questa squadra: non a caso Alvini, finalmente vittorioso dopo un digiuno lunghissimo, negli spogliatoi parlava di salvezza. E l’esilio dal Picco, che porterà a Cesena anche il derby con il Pisa, non aiuta.

Mirco Giorgi

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