Luca D’Angelo: "Pronti a sfidare il Cittadella con il supporto dei tifosi aquilotti al Picco"
Il tecnico D’Angelo si prepara alla sfida contro il Cittadella, sottolineando l'importanza del supporto dei tifosi.

Luca D’Angelo con il suo vice Riccardo Taddei
"Non dico che andrei io a lavorarci per velocizzare l’apertura della Curva Ferrovia, perché non sarei in grado, però sono con la mente e con il cuore con gli operai, per far sì che si riesca già dalla prossima gara interna ad avere il supporto di tutti i settori del Picco". Conosce bene il valore della spinta dei tifosi aquilotti il tecnico Luca D’Angelo, pronto a sfidare domani, intanto, il Cittadella senza pensare alla recente sconfitta.
Già tutto alle spalle? "Abbiamo rivisto la partita come le altre settimane e notato cosa avremmo potuto fare di diverso, soprattutto nella prima mezz’ora, poi i ragazzi, soprattutto nel secondo tempo, hanno disputato una buona gara".
Ultima in classifica e in difficoltà, Cittadella comunque un avversario ostico? "La difficoltà del match sta nel fatto che è...sempre complicato affrontare i veneti. Dobbiamo puntare a fare una grandissima prestazione, perché la classifica non conta nulla, non esiste una disparità importante tra chi è in cima e in fondo. Sappiamo che ci attende una sfida difficile".
Pio Esposito protagonista? "In questo momento sta molto bene, però non significa che gli altri non siano da meno e lui abbia il posto assicurato. Non è stato così neanche in precedenza, abbiamo settimanalmente possibilità di variare sui cinque attaccanti, in base allo stato di forma e all’avversario. Considerando che poi altri due attaccanti possono subentrare".
Come gioca il Cittadella? "Esprime un calcio propositivo. Occorrerà limitare le loro qualità e metterli in difficoltà sui difetti che come tutti abbiamo".
Cosa bisogna fare quindi? "Occorre comportarsi in base alle nostre caratteristiche, non snaturarci, essere un gruppo che fa della fisicità la propria forza, consapevoli di avere anche qualità tecniche. Non si può puntare sul singolo, si deve giocare da squadra".
Troppa sofferenza sui calci piazzati a Palermo. Un caso? "Non è che mi abbia sorpreso, ho ben presente che ci siano avversari molto forti. Non ho la presunzione che nessuno ci possa mettere in difficoltà, non l’avevo neanche prima che subissimo la prima sconfitta. Sarebbe sbagliatissimo avere un pensiero del genere".
Candelari fra i titolari? "Sta bene, sono soddisfatto di lui e di quanto ha espresso nella mezz’ora a Palermo. Stesso discorso per Bandinelli".
Uno dei vostri punti di forza sono gli esterni. "A parte Vignali, sono tutti disponibili: in un ruolo così dispendioso, è un bene. Oltre a Reca, Aurelio e gli altri, possono contare anche su Mateju".
La partita giusta per Colak? "È un giocatore che durante gli allenamenti è sempre tra i più performanti. L’idea di metterlo dentro c’era anche a Palermo, poi l’infortunio di Vignali ha scombussolato i piani. Sicuramente lo terrò in considerazione".
Sarr è disponibile: preoccupato per il dualismo con Gori? "No, si preoccuperanno loro".
Infine il Sassuolo: predestinato per la vittoria? "Gli emiliani sanno bene che è così, però non sarà facile come magari credono".
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