Nessuno ha meritato la sufficienza. Elia e Bandinelli sono i meno peggio

Deludono Amian e Verde ormai con la valigia in mano; Gelashvili, Nikolaou e Zoet responsabili sui gol

di FABIO BERNARDINI
14 gennaio 2024

Nessuno ha meritato la sufficienza. Elia e Bandinelli sono i meno peggio

ZOET 4: colpevole sulla conclusione angolata ma non irresistibile di Da Cunha, stesso spartito sul diagonale di Cutrone e sul tiro vincente di Gabrielloni.

AMIAN 4: la sua ultima partita in maglia bianca (andrà al Bologna) è da dimenticare, la sintesi della sua prestazione è la lentezza nell’azione del quarto gol lariano. La sua partenza lascia, comunque, un vuoto che non potrà essere colmato dal solo arrivo di Vignali,

GELASHVILI 4: davvero poco reattivo e efficace sulla battuta a rete di Da Cunha a cui concede tempi e spazi di giocata, completamente fuori posizione sulla rete di Gabrielloni.

NIKOLAOU 4: Cutrone si esalta e il greco si deprime, all’ex Milan non gli par vero di avere così tante concessioni dal dirimpettaio aquilotto apparso lento, inefficace, sempre in ritardo.

ELIA 5: sebbene lotti fino all’ultima stilla di sudore, patisce oltremodo la verve di Blanco e nei rari affondi sulla trequarti raramente trova collaborazione nei compagni. Esce per infortunio, un’ulteriore brutta tegola per D’Angelo (65’ VIGNALI s.v.: entra a gara compromessa).

CASSATA 5: prova a infondere combattività e corsa ad oltranza, ma non brilla per inventiva e qualità.

ESPOSITO S. 4: dovrebbe accendere la luce, si vede solo nebbia. Si ricorda una sola verticalizzazione degna di nota all’indirizzo del fratello, poi il nulla.

BANDINELLI 5: predica nel deserto, alla distanza affonda anche lui. Si vede solo per uno stop e tiro dalla distanza deviato in corner (87’ PIETRA s.v.).

VERDE 4,5: il napoletano non lascia traccia, da ricordare solo un fendente di sinistro che Semper respinge. Anche lui con le valigie in mano, destinazione Cagliari (79’ CANDELARI s.v.).

ESPOSITO P. 4,5: mai pericoloso, Barba e Odenthal ne mettono a tacere qualsiasi velleità.

ANTONUCCI 4: si divora incredibilmente la rete del vantaggio a tu per tu con il portiere, debole e senza velleità la sua conclusione di sinistro (46’ MORO 5: prestazione impalpabile, suo l’unico tiro nella ripresa, respinto dal portiere).

ALL. D’ANGELO 4,5: chissà se il presidente Philip Platek, presente in tribuna e contestato dai tifosi, nell’assistere all’umiliante sconfitta patita dallo Spezia, si sia reso conto degli errori in serie commessi dal club in sede di mercato, non ultimo non aver messo immediatamente a disposizione del tecnico aquilotto rinforzi di qualità. D’Angelo, sul quale i tifosi ripongono le pochissime speranze di salvezza, per quanto competente e coraggioso, non può fare certo miracoli a fronte di una squadra che ha evidenti limiti tecnici e, soprattutto caratteriali. E con la sua consueta franchezza crediamo che il tecnico lo abbia ribadito nel summit post partita con direttori e presidente.

ARBITRO BARONI 6,5: direzione di gara all’altezza.

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