"Pio Esposito, che forza"
Il capitano della Carrarese Imperiale elogia i bianchi. "Mi hanno impressionato"
Alla faccia di campanile e rivalità. Una mano allo Spezia è arrivata proprio dai ’vicini di casa’ della Carrarese, che sabato pomeriggio hanno battuto a sorpresa la capolista Pisa allo stadio dei Marmi, permettendo alle Aquile l’aggancio in classifica al team di Inzaghi. Un guizzo di Bouha all’ultimo minuto ha dato una spallata ai nerazzurri (in 10 dal 25’ per l’espulsione di Tourè) e alla parte alta della classifica. "Battere la capolista nel nostro stadio pieno è stata una soddisfazione per noi, società e tifosi – sottolinea il capitano dei marmiferi Marco Imperiale – Avevamo di fronte un avversario forte e questo ha reso tutto più speciale". Imperiale è l’unico giocatore di movimento della Carrarese ad aver giocato tutte le partite (l’altro è il portiere Bleve) e si è già fatto un’idea ben precisa sul campionato. Nelle sue paroli non mancano lodi allo Spezia ai suoi giocatori.
La squadra che l’ha impressionata?
"Parto dal presupposto che il livello è altissimo ma l’unica che mi ha davvero impressionato è stata lo Spezia. Il Pisa, anche quando eravamo in 11 contro 11, non mi ha sorpreso più di tanto ma per merito nostro".
L’attaccante che l’ha impegnata di più?
"Ce ne sono tanti forti e di qualità, con caratteristiche diverse. Penso a Shpendi del Cesena che è capocannoniere del campionato ma anche al suo compagno Kargbo, velocissimo. A Spezia c’è Pio Esposito che è giovanissimo ma sta facendo molto bene. E’ difficile fare una graduatoria perché ogni squadra ha almeno una punta importante. C’è poi chi ne ha due come la Sampdoria con la coppia Tutino-Coda che è ai massimi livelli ormai da diversi anni".
Si aspettava un campionato così equilibrato?
"Sinceramente no. La classifica è cortissima ed un punto o due fanno la differenza. A parte quelle tre squadre che si sono staccate siamo tutti lì. Noi siamo a due punti dai playoff ma anche dai playout. Ci sono squadre scese dalla serie A come Salernitana e Frosinone in difficoltà. Altre che hanno speso tanto come il Palermo (che ci è sopra di soli due punti) o la Sampdoria, al pari nostro".
La Serie B era una sfida anche personale. La sta vincendo?
"Era una scommessa per me giocare in una categoria che avevo vissuto ad Empoli soltanto per 6 mesi più che altro da spettatore. Dovevo dimostrare di poterci stare e per il momento le cose stanno andando bene. Il singolo, comunque, per me viene sempre dopo la squadra".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su