Spezia, arriva la prima sconfitta. A Palermo non basta un super-Gori. La difesa vacilla, prestazione opaca

Palermo 2 Spezia 0 (primo tempo 1-0) PALERMO (4-1-4-1): Desplanches; Diakite, Baniya, Nikolaou, Ceccaroni; Ranocchia (42’ st Gomes); Insigne (27’ st Di...

di Redazione Sport
2 dicembre 2024
A Palermo non basta un super-Gori. La difesa vacilla, prestazione opaca

Baniya esulta dopo aver messo a segno il gol del vantaggio del Palermo nella sfida contro lo Spezia giocata ieri allo stadio. ’Barbera’

Palermo

2

Spezia

0

(primo tempo 1-0)

PALERMO (4-1-4-1): Desplanches; Diakite, Baniya, Nikolaou, Ceccaroni; Ranocchia (42’ st Gomes); Insigne (27’ st Di Mariano), Segre, Verre (16’ st Vasic), Di Francesco (16’ st Lund); Henry (1’ st Le Douaron). (A disp. Nespola, Sirigu, Brunori, Nedelcearu, Appuah, Buttaro, Peda). All. Dionisi.

SPEZIA (3-5-2): Gori; Wisniewski, Hristov, Mateju (17’ st Reca); Vignali (26’ pt Bertola), Cassata (17’ st Bandinelli), S. Esposito, Nagy (26’ st Candelari), Elia; Soleri 26’ st Di Serio), P. Esposito. (A disp. Mascardi, Ferrer, Degli Innocenti, Falcinelli, Colak, Aurelio, Giorgeschi). All. D’Angelo.

Arbitro: Prontera di Bologna (assistenti Rossi di Rovigo e Trinchieri di Milano, quarto ufficiale di gara Diop di Treviglio; Var Di Martino di Teramo, Avar Longo di Paola).

Marcatori: 35’ pt Baniya; 20’ st autorete Wisniewski .

Note: spettatori 18.032. Ammoniti Henry, Cassata, Ceccaroni, Ferrer, Ranocchia, Hristov, Di Francesco, Mateju. Tiri in porta 9-1. Tiri fuori 5-5. Angoli 6-5. In fuorigioco 0-2. Recuperi 3’ pt e 5’ st.

PALERMO – Da Parma a Palermo, per la legge dei grandi numeri, perché prima o poi anche lo Spezia doveva cadere. E il destino ha voluto che fosse proprio uno spezzino a metterci lo zampino, pardon, la testa. Due spizzate di Ceccaroni hanno permesso ai siciliani di piegare il team di D’Angelo, che non perdeva dal 27 aprile (al ’Tardini’ di Parma, appunto). Sette mesi e mezzo vissuti da protagonista, 14 risultati utili in questo campionato, 5 in quello scorso. Resta comunque la miglior difesa delle 20, quella spezzina, che subisce 2 gol in una sola gara, dopo averne rimediato soltanto 1 nelle ultime 8 sfide. Che qualcosa, però, non stesse andando per il verso giusto, si comprende dai primi venti minuti del ’Barbera’, con Gori a compiere almeno tre grandi parate (una sull’ex Ceccaroni, che spreca da un passo, in un’altra è aiutato dal palo). La fase difensiva è carente, anche se poi, nello score andranno soltanto due occasioni capitalizzate su calci d’angolo, con schema-fotocopia, nel quale Bertola viene ‘sostituito’ da... Ceccaroni.

A proposito, il difensore numero 77 parte ancora in panchina e probabilmente non è un caso, però poi entra perché Vignali si fa male al polpaccio a metà del primo tempo. Una frazione densa di imprecisioni, con la posizione di Ranocchia davanti alla difesa a tenere in scacco l’intero centrocampo ligure. Dopo l’intervallo lo Spezia ha un aspetto più familiare e Salvatore Esposito ricomincia a dettare i tempi, oltre che accelerare il ritmo. Le occasioni migliori sono, però, sempre siciliane. Reca salva sulla riga ed evita il raddoppio di Baniya, poi però, dall’angolo conseguente, arriva il bis.

Potrebbero segnare gli spezzini con Pio Esposito e Soleri (uno non inquadra di poco lo specchio, l’altro trova la bella risposta di Desplanches), ma pure su calcio di rigore che l’arbitro concede, beffato dalla prospettiva, per un inesistente fallo di Ranocchia su Di Serio: l’attaccante numero 20 calcia per terra e cade, lamentandosi pure. Le immagini del Var fanno tornare l’arbitro sulla sua decisione. Il 3-0 se l’inghiotte, invece, Lund nel finale e sebbene non fosse giornata, lo Spezia, a -1 dal secondo posto, deve ringraziare un altro ex: Alvini, sul campo del Pisa, la rimonta dal 2-0 al 2-2 del suo Cosenza, ricordando, ma in negativo, il Palermo-Spezia dello scorso campionato.

Marco Magi

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