Spezia sempre in corsa per un posto in A. Buone indicazioni dal pari con il Mantova
La squadra per solidità e gioco verticale avrebbe meritato la vittoria. A gennaio nessuna ’rivoluzione’ prevista con il calciomercato
Sempre più una corsa a tre, nonostante tutto, questo campionato di Serie B. Merito delle tre battistrada, l’alto numero di punti conquistati. Che le altre perdano terreno o mantengano un cammino a singhiozzo, garantendo al terzetto formato da Sassuolo (43 punti), Pisa (40) e Spezia (38), di non vedere intaccato il largo divario, questo è un altro discorso. Evidentemente, la mancata continuità è frutto di un equilibrio che riguarda le 17 formazioni tra i 29 e i 17 punti, che competono tra i cadetti nel 2024-25.
È vero, lo Spezia ha agguantato solo all’ultimo tuffo un pareggio che, dopo tante conclusioni (27, tra tiri in porta, fuori e ribattuti), sembrava non arrivare mai. Così come è vero che il Mantova, in particolare nella prima mezz’ora (prima dell’espulsione di Brignani) aveva espresso un buon calcio, imbrigliando soprattutto le fasce, con Bertola e Mateju spesso in difficoltà su Fiori e Galuppini. Però, la solidità, il gioco verticale, le occasioni da rete sfumate per un nulla (sempre ispirate da Salvatore Esposito) sono tali da poter affermare che lo Spezia avrebbe meritato comunque di vincere.
Mai come quest’anno, nell’ambiente Spezia, si è parlato così poco, a dicembre, di calciomercato. Il motivo è semplice. Luca D’Angelo ha già palesato la sua intenzione di mantenere la rosa intatta, senza aggiungere o togliere niente. La tifoseria è soddisfatta di quanto sta accadendo. Un girone di andata a 38 punti, dopo i proclami estivi legati alla salvezza, hanno garantito ai tifosi di... ‘sorprendersi’. Certamente l’allenatore ne avrà parlato con l’area tecnica, insieme stabiliranno la linea da seguire. Bene, potrebbe non arrivare nessuno, a meno che... A meno che qualcuno non decida di partire, perché magari, finora ha trovato poco spazio in campo.
Ad esempio Colak, che a prescindere dalla prestazione insufficiente col Mantova, ha collezionato, in 16 partite, 13 presenze (con 1 gol), solo 4 da titolare, per un totale di 427 minuti, neanche 5 match interi. Intanto, prima di chiudere l’anno e rivedersi al Picco il 12 gennaio contro la Juve Stabia con la Curva Ferrovia coperta (riaperta giovedì, con il nuovo schermo gigante), c’è ancora da affrontare il Bari domenica. Squadra pugliese che, sconfitta a Palermo, si ritrova a centro classifica: un punto sopra ha i sesti (Cesena), un punto sotto i dodicesimi (Mantova). La gestione delle risorse, ha portato D’Angelo a perdere solo una delle tre pedine della difesa in diffida: calcolo giusto, con ancora Bertola e Wisniewski al quarto giallo, ma con Hristov (squalificato), che rientrerà con la Juve Stabia.
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