Supercoppa Europea 2024, Real Madrid-Atalanta 2-0: decidono Valverde e Mbappé

La Dea crolla nella ripresa sotto i colpi delle stelle di Ancelotti, il solito re di Coppe che si gode il primo gol dell'asso francese

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
14 agosto 2024
Federico Valverde (Ansa)

Federico Valverde (Ansa)

Varsavia (Polonia), 14 agosto 2024 - L'Atalanta dura un tempo, nel quale con De Roon aveva anche scheggiato la traversa, come accadrà anche a Rodrygo proprio nei minuti di recupero a testimonianza di un equilibrio destinato a spezzarsi nella ripresa: merito delle stelle del Real Madrid, che sembrano quasi fare a gara a chi si prende i riflettori più brillanti. Il destino tocca a Valverde e a Mbappé, al primo storico gol in blanco, ma nelle due reti c'è lo zampino di Vinicius e Bellingham, tra i migliori insieme a Rodrygo. Mentre Ancelotti mette le mani sulla Supercoppa Europea 2024, confermandosi il solito re di Coppe, Gasperini mastica amaro e riflette sul da farsi sul mercato: la priorità va alla risoluzione del caso Koopmeiners, in un senso o nell'altro.  

Le formazioni ufficiali

  Ancelotti sceglie un 4-2-3-1 aperto da Courtois, protetto da Carvajal, Militao, Rudiger e Mendy, a loro volta schermati da Valverde e Tchouaméni: l'unica punta è Mbappé, assistito da Rodrygo, Bellingham e Vinicius. Gasperini replica con un 3-4-1-2 che tra i pali vede Musso, con Djimsiti, Hien e Kolasinac a comporre la difesa e la coppia De Roon-Ederson in mezzo al campo: i quinti sono Zappacosta e Ruggeri, con Pasalic a supporto delle due punte De Ketelaere e Lookman.  

Primo tempo  

 Il Real Madrid parte forte e guadagna subito tre punizioni grazie ai falli subiti da Rodrygo e Mbappé. Scampati i pericoli, l'Atalanta prova a fiondarsi in attacco con Zappacosta, il più vivace dei suoi, ma la fumata è nerissima. Le interruzioni del gioco sono tante e non aiutano la partita a decollare: al 12' Kolasinac prova ad accelerare e ci riesce, servendo Lookman, il cui cross basso è però facile preda di Courtois. Al 15' è ben più pericoloso il cross di Valverde, che raggiunge Mbappé, la cui girata viene respinta da Hien. Al 19' la replica è affidata a Zappacosta che riceve da De Ketelaere e crossa: Rudiger libera di testa. Al 24' l'Atalanta sfiora il vantaggio con un tiro-cross di De Roon che, deviato dalla testa di Militao, tocca la parte alta della traversa. I nerazzurri prendono coraggio e al 27' mandano al tiro Ederson, che però non riesce a inquadrare il bersaglio. Al 34' Tchouaméni perde una brutta palla che diventa buona per Lookman, la cui avanzata viene interrotta dal ritorno poderoso di Rudiger: al 19', sull'altro fronte, fa lo stesso Hien in recupero su Vinicius, non esattamente un cliente facile. Al 43' Lookman cincischia invece di tirare, con la difesa dei blancos che si salva in corner: della battuta se ne incarica proprio il numero 11 nerazzurro, trovando però la presa attenta di Courtois. Nel primo dei 2' di recupero assegnati dall'arbitro Scharer il Real Madrid pareggia il conto dei legni con Rodrygo, che riceve da Vinicius (ammonito nel corso della frazione iniziale così come Bellingham ed Ederson) e scaglia una botta mancina che scheggia la traversa, a testimonianza di un equilibrio persistente in tutto e per tutto.

Secondo tempo  

 Le squadre rientrano con gli stessi effettivi: tra essi c'è Mbappé, che al 46' con una magia di libera di Djimsiti e scarica un mancino potente ma impreciso. Sull'altro lato replica subito Pasalic, che di testa incorna alla perfezione il cross di De Roon: Courtois deve allungarsi e rifugiarsi in corner per evitare il peggio ai suoi. Il portiere belga è bravo anche con i piedi e al 50' avvia l'azione con un rilancio lungo verso Vinicius, che serve Carvajal dall'altro lato, il cui cross viene respinto da Zappacosta: poco dopo Bellingham cerca la profondità, ma De Roon legge alla perfezione il pericolo. Al 55' Valverde serve proprio l'inglese con un colpo di tacco: l'ex Borussia Dortmund però alza troppo la mira. I rimpianti degli spagnoli durano poco, perché al 59' proprio Valverde, su suggerimento di Vinicius, sblocca la contesa con un comodo tap-in: bene anche Bellingham, che aveva avviato l'azione con uno scarico trasformato in oro dal brasiliano con una gran palla di esterno dal fondo. L'Atalanta accusa il colpo e al 61' per poco non capitola definitivamente proprio per mano di Vinicius, che viene servito da Bellingham e prova a capitalizzare al massimo l'inserimento: Musso, al primo vero intervento della sua partita, dice di no. Gasperini corre ai ripari e inserisce il volto nuovissimo Retegui per un deludente De Ketelaere e Godfrey per Zappacosta. In realtà il copione non cambia, perché al 61' è ancora il Real Madrid a sfiorare la rete dagli sviluppi di un corner: a calciarlo è Rodrygo, che serve Bellingham, il cui tentativo viene contrato prima da Hien e poi da Musso. Quest'ultimo al 66' si ripete ancora su Bellingham, che sembra avere un conto aperto con l'Atalanta in questa fase della partita, quella in cui il Real Madrid va a caccia del colpo del ko, che non si fa attendere, seppur da un altro marcatore. E che marcatore: il 68' diventa il minuto del primo gol di Mbappé con la maglia del Real Madrid, arrivato con un destro su un taglio premiato alla perfezione da Bellingham. Gasperini cambia a ancora e inserisce Bakker per Kolasinac e il nuovo entrato quasi lo premia con un cross insidioso che per poco non beffa Courtois, aiutato nel disimpegno da Tchouaméni. Al 74' è invece perfetto Musso nella risposta alla conclusione di Rodrygo, che aveva trovato una prateria davanti a sé, a testimonianza di una partita ormai indirizzata direzione blancos. Eppure, al 76' serve un ottimo intervento di Militao per allontanare la minaccia portata da Godfrey. Anche Ancelotti cambia, inserendo Modric per Rodrygo e Diaz per Mbappé, al primo urrà verosimilmente di una lunga serie. Intanto all'82' per poco l'Atalanta non si fa male da sola su un rimpallo su Djimsiti su un cross di Vinicius. Ancelotti dà minuti e gloria anche a Guler, Ceballos e Vazquez, che subentrano a Vinicius, Bellingham e Carvajal: Gasperini invece getta nella mischia, con ben altro spirito e intenzioni, Palestra e Manzoni per Hien e Pasalic. Puro garbage time prima che Scharer fischi tre volte, consegnando al Real Madrid la Supercoppa Europea 2024.  

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