Thiago Motta: "Abbiamo concesso troppo al Parma"

Pecchia: "C'è rabbia. Avremmo potuto vincere ma non abbiamo saputo sfruttare tutte le occasioni"

30 ottobre 2024
Motta (ANSA)

Motta (ANSA)

Parma, 30 ottobre 2024 – Dopo il pirotecnico 4-4 in rimonta contro l’Inter, la Juventus è stata ancora fermata sul pari da un Parma spumeggiante che, dopo essere passato per ben due volte in vantaggio, ha costretto i bianconeri al 2-2 finale. Che potesse essere una serata non certo da "sparring partner", i ducali lo hanno intuito già dopo appena 3’ quando Delprato ha capitalizzato appieno la sponda di Balogh incornando in rete l’1-0. Finita in svantaggio, la formazione di Thiago Motta ha poi rischiato ulteriormente al culmine di un’azione in cui Di Gregorio ha steso in area Bonny ma solo dopo che il pallone è uscito e successivamente ha reagito andando con Vlahovic ha un passo da un gol del pari poi realizzato da McKennie alla mezz’ora. Un 1-1 che ha resistito pochi minuti perché già prima dell’intervallo il Parma ha rimesso la freccia del sorpasso con il destro vincente di Sohm. Dopo l’intervallo, però, l’ennesima reazione juventina si è tramutata nel 2-2 mandato a bersaglio da Weah, il quale ha lanciato una spumeggiante e lunga volata finale in cui le due squadre hanno risposto all’avversaria colpo su colpo creando importanti occasioni come quelle capitati nei secondi finali ad Almqvist da una parte e Yldiz, fermato dal provvidenziale intervento sulla linea di Delprato dall’altra.

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Un 2-2 che ha messo in risalto il calo di solidità difensiva accusato dai bianconeri in queste ultime giornate e che era stato il punto di forza ad inizio campionato; un tema di discussione a cui il tecnico bianconero Thiago Motta non si è sottratto nel post-partita ai microfoni di DAZN: “Oggi abbiamo concesso troppe ripartenze agli avversari. Nelle loro rimesse dal fondo cercavamo di portare il loro difensore fuori con la palla per poter pressare e cercare di provocare l’errore. Quando abbiamo preso gol non lo abbiamo fatto. La fase difensiva vuol dire tante cose. La più importante per me è la gestione tecnica dell’ultimo passaggio, il saper avere pazienza, far girare bene il pallone e mantenere un equilibrio di squadra per non concedere le ripartenze agli avversari. Non è la cosa ideale per mettere in difficoltà una squadra come il Parma. In tanti momenti abbiamo fatto bene e in altri no. Abbiamo concesso troppo al Parma. Dobbiamo avere più pazienza, giocare meglio nella metà campo avversaria, non fare ripartire gli altri e insistere sulle seconde giocate perché se le vinciamo gli altri non ripartono. Abbiamo creato ma anche loro”. Il pari sta un po’ stretto anche al tecnico del Parma Fabio Pecchia: “C’è grande rabbia, perché quando si gioca sapendo di saper soffrire ma poi capitano le occasioni bisogna saperle cogliere. Per le opportunità che abbiamo creato, abbiamo sciupato una gran bella occasione, perché avremmo potuto finire con una vittoria”. Sull’identità di squadra: “Volevamo affrontare la Serie A in questo modo dopo il lavoro fatto nei due anni di Serie B, ben sapendo delle difficoltà che avremmo incontrato e dell’innalzamento del livello. Ormai abbiamo un’identità precisa ma dobbiamo rettificare diverse cose perché siamo usciti da tante partite con il rammarico. Bisogna portare a casa il risultato rimanendo fedeli ai nostri principi”.

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