Tonali e lo scandalo scommesse: il Newcastle minaccia di fare causa al Milan

Il club inglese ha ribadito che al giocatore verrà sospeso lo stipendio. Procura e avvocati vicini all’intesa sulla squalifica, ma c’è da risolvere il nodo delle pene alternative

di KEVIN BERTONI
25 ottobre 2023
Sandro Tonali

Sandro Tonali

Milano, 25 ottobre 2023 – La saga Tonali e il relativo calcioscommesse si arricchisce di un nuovo capitolo. In quella che potrebbe essere la giornata decisiva per capire l’entità della squalifica al centrocampista, pare che il Newcastle sia pronto a chiedere un risarcimento al Milan o, anche, non pagare il resto del compenso dovuto al giocatore qualora dovesse emergere dalle indagini che i rossoneri fossero a conoscenza del fatto. La scorsa estate la squadra di Eddie Howe ha prelevato Tonali dal Milan per 70 milioni di euro e ora, data l’imminente squalifica, il club inglese potrebbe decidere di intraprendere azioni legali ai danni dei rossoneri richiedendo un risarcimento o non pagando la restante quota ancora da versare. Per questioni legate al Fair Play Finanziario imposto dalla Fifa, i Magpies devono distribuire una quota di 55 milioni nell’arco di più stagioni. Sarebbe un azzardo, ma questa è un’opzione che il Newcastle potrebbe percorrere. L’unico modo però è che dalle indagini emerga che il Milan abbia travisato negligentemente o, ancora peggio, in maniera fraudolenta i fatti. Ovvero, che la squadra lombarda fosse a conoscenza delle scommesse di Tonali, che riguardavano anche il Brescia e lo stesso Milan, e nonostante ciò avesse preferito tacere sull’argomento e successivamente liberarsi del giocatore. Dunque, per poter portare avanti questa complessa causa il Newcastle dovrebbe fornire alla magistratura molte prove. Al momento, l’ipotesi più probabile è che il Newcastle pagherà l’intero importo dovuto, a meno che non ci siano particolari risvolti nelle indagini. La squadra del nord-est del Regno Unito ha poi fatto sapere che, a partire dal primo giorno di squalifica, al centrocampista 23enne verrà sospeso lo stipendio, che ammonta circa a 8 milioni di euro. Un modus operandi completamente diverso da quello tenuto dalla Juventus con Nicolò Fagioli, i bianconeri hanno infatti deciso di tenerlo a libro paga e di farlo allenare con il resto della squadra. 

Si va verso i 10 mesi di squalifica più le pene alternative, ma c’è un problema

L’ufficialità della squalifica a Sandro Tonali potrebbe arrivare già mercoledì, il che renderebbe il giocatore non convocabile per la sfida contro il Borussia Dortmund in Champions League. Gli avvocati del giocatore, che aveva scelto la via del patteggiamento, e la Procura federale sarebbero vicini all’accordo definitivo: 10 mesi di squalifica. L’unica cosa ancora da limare è quella relativa alle pene accessorie. Se per Nicolò Fagioli, squalificato sette mesi, è stato aggiunto l’obbligo di adesione a un piano di terapia per combattere la ludopatia per cinque mesi, per Sandro Tonali questo tipo di pena potrebbe essere maggiore. L’obiettivo di questa sanzione alternativa non è inasprire ancora di più la punizione, ma cercare di aiutare il ragazzo nella lotta contro il problema del gioco d’azzardo e seguirlo nel suo percorso di recupero. C’è però un problema non di semplice risoluzione per la FIGC, che potrebbe far ritardare il comunicato ufficiale sulla sospensione. Per irrobustire la sanzione a livello sociale è necessaria la cooperazione del Newcastle, che si rifà alle regole ufficiali della Premier League e, soprattutto, della Federcalcio inglese (FA) che ha regole diverse. Questa situazione crea più di un grattacapo alla FIGC che sta studiando una soluzione anche a livello logistico. Nelle ultime ore, infatti, i vertici della Federazione italiana sono in stretto contatto con quelli inglesi, oltre che con quelli della Uefa. Il processo, non semplice, potrebbe richiedere del tempo e verosimilmente questa sera mister Eddie Howe avrà a disposizione Tonali nella sfida di Champions contro il Borussia, ma resta comunque in dubbio un suo utilizzo in campo. Il tecnico dei Magpies, infatti, pare sia intenzionato a partire dal primo minuto con Matthew Longstaff, con Bruno Guimaraes e Joelinton a completare il centrocampo. Per il Newcastle si tratta di una sfida delicatissima, perché in caso di successo metterebbe una seria ipoteca sul passaggio del turno. Dall’altra parte, al Borussia Dortmund serve assolutamente una vittoria per poter riaprire completamente il discorso qualificazione, visto che al momento i tedeschi sono ultimi in classifica con un solo punto in tre giornate. Per quanto riguarda il lato allenamenti non dovrebbero esserci limitazioni. Al contrario di quello che prevede la giustizia sportiva nei casi di doping, Sandro Tonali potrà regolarmente continuare ad allenarsi con i compagni per tutta questa stagione. Inoltre, potrà accedere alle strutture e a tutti gli impianti del club senza limitazione alcuna. Questo tipo di permesso, che ha anche Nicolò Fagioli, non è automatico e, dunque, bisognerà comunque attendere l’ufficialità una volta che verrà diramato il rapporto sulla squalifica del giocatore.

Non solo Tonali, venerdì Zaniolo verrà ascoltato dalla Procura di Torino

Se da una parte la vicenda Tonali è quasi alle battute finali, dall’altra il filone d’indagini riguardanti Nicolò Zaniolo è solo all’inizio. Il trequartista dell’Aston Villa ha sin da dubito negato di aver scommesso sul calcio, ma ha ammesso di aver giocato a poker e blackjack su piattaforme illegali. L’ex Roma è stato convocato dalla Procura di Torino e venerdì 27 ottobre sarà interrogato dagli investigatori che vorranno capire se la versione che fornirà il classe 1999 coinciderà con quanto trovato sui dispositivi elettronici (pc, smartphone e tablet) confiscati al giocatore e ora sotto esame. A differenza di Tonali e Fagioli, Zaniolo ha ammesso di non aver mai scommesso sul calcio, quindi nel suo caso al momento il reato contestato è di esercizio abusivo di attività di scommesse. Un’ulteriore differenza rispetto ai due compagni di Nazionale, però in questo caso aggravante, è che il nativo di Massa non si è autodenunciato alle Forze dell’Ordine. Venerdì il Pubblico Ministero Manuela Pedrotta, che in precedenza aveva ascoltato anche Fagioli e Tonali, sentirà la versione di Zaniolo che potrà così fare più chiarezza sulla sua posizione. Nel frattempo le indagini da parte della Procura di Torino proseguono e non è da escludere che possano essere coinvolti anche altri personaggi del calcio italiano.

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