Udinese-Verona 3-3: Henry la recupera al 97', pareggio al cardiopalma al Friuli
La doppietta di Lucca illude i bianconeri, Henry acciuffa il pareggio all'ultimo secondo in una partita da mille emozioni
Udine 3 dicembre 2023 - Non è stata una semplice partita il derby del triveneto. Al Bluenergy stadium non è andata in scena una semplice sfida calcistica, ma un vero e proprio thriller sottoforma di gioco del calcio. Tra Udinese e Verona finisce 3-3, con onori inviolati, ma con coronarie da far controllare per i tifosi di entrambi gli schieramenti. Il colpo di testa di Henry al 97' regala il pareggio alla squadra ospite, dopo che la doppietta di Lucca aveva illuso i bianconeri del successo. In rete anche Kabasele per i friulani, mentre sono Djuric su rigore e la stupenda rovesciata di Ngonge a siglare le altre due marcature degli scaligeri. In classifica il pareggio non soddisfa nessuna delle due squadre: l'Udinese sale a 12 e torna nuovamente davanti all'Empoli, mentre il Verona sale a 10, ma resta nella zona rossa della classifica.
Primo tempo
Per affrontare il derby del triveneto Cioffi affida l'attacco bianconero a Success con Pereyra trequartista a sostenerlo, l'argentino titolare a sorpresa con il tecnico che in conferenza stampa lo dava come non disponibile. Nel folto centrocampo giocano Samardzic, Walace e Payero nella fascia centrale, mentre sugli esterni Ebosele va a destra, mentre Zemura a sinistra. Davanti a Silvestri la retroguardia è composta da Ferreira, Kabasele e Pérez. Baroni è consapevole di giocarsi la panchina e davanti a Montipò schiera Tchatchoua, Amione, Coppola e Terracciano. A centrocampo Folorunsho e Duda giocano come mediani, mentre i tre trequartisti sono Ngonge, Suslov e Lazovic, a sostenere Djuric in attacco.
Partita molto nervosa fin da subito, contrasti duri e giocatori tutt'altro che tranquilli. A farne le spese è il povero Success, il quale dopo aver ricevuto un colpo da Amione, inizialmente prova a giocare, ma dopo appena 4' di gioco è costretto a lasciare il campo. Mentre l'attaccante nigeriano resta a terra, viene ammonito per proteste reiterate Djuric, a testimonianza ancora del grande nervosismo che popola il terreno di gioco del Bluenergy Stadium, in quello che si può tranquillamente definire uno scontro salvezza. Esce dunque zoppicante dal campo dopo neanche dieci minuti di gioco Success, al suo posto entra in campo Lorenzo Lucca.
Dopo un avvio molto bloccato comincia a prendere campo l'Udinese, i bianconeri sembrano più motivati e iniziano a schiacciare i rivali nella propria metà campo. Le incursioni di Ebosele sono sempre pericolose e al 15' si guadagna una punizione interessante sulla fascia destra nell'ultimo quarto di campo. Sul tiro da fermo va Samardzic, il quale dipinge con il suo mancino una splendida traiettoria a rientrare sul palo lontano dove pesca perfettamente il taglio di Kabasele, il quale da due passi insacca Montipò. Amnesia difensiva letale per il Verona, festeggiano i tifosi friulani sugli spalti: Udinese avanti al quarto d'ora con il risultato di 1-0.
La reazione del Verona non si fa attendere. L'atteggiamento dei ragazzi di Baroni diventa subito più offensivo e questo permette loro di entrare rapidamente nella metà campo bianconera guadagnandosi così il primo calcio d'angolo della loro sfida. Sul tiro dalla bandierina viene pescato perfettamente Coppola dal cross di Duda, il tentativo di testa del difensore però termina di pochissimo alto, pizzicando solo la parte alta della rete. Brividi per Silvestri, il quale 4 minuti più tardi si limita nuovamente a osservare il sinistro di Suslov, terminare lontanissimo dalla propria porta. Segnali però di crescita da parte degli scaligeri.
Le avvisaglie da parte degli ospiti fanno però ridestare l'Udinese e al 30' è Lucca a piazzare la zampata che vale il raddoppio. Pérez con un super intervento in scivolata ferma Ngonge lanciato ormai da solo verso Silvestri. L'azione poi si tramuta nuovamente in offensiva per i padroni di casa, con Pereyra a ricevere sulla sinistra e a crossare il pallone a rientrare verso il centro per il taglio perfetto del bomber ex Ajax, dimenticato completamente dai difensori scaligeri, il quale da due passi batte l'estremo difensore avversario per il 2-0 dei padroni di casa alla mezz'ora di gioco.
La partita ora è viva e divertente. Se infatti il doppio vantaggio sembra dare sicurezza ai bianconeri, non si danno per vinti gli scaligeri, i quali ci mettono appena cinque minuti per accorciare le distanze. La conclusione di Ngonge dal limite dell'area di rigore viene deviata dal braccio molto largo da parte di Kabasele. Non ha dubbi Maresca, ben posizionato nell'azione, nel concedere il penalty in favore degli ospiti. Sul dischetto si presenta Djuric, che incrocia con il destro, trovando l'angolino basso alla destra di Silvestri. Rigore perfetto calciato dal bosniaco, con l'estremo difensore friulano bravo a intuire a tuffarsi con i tempi giusti, ma il tiro è troppo preciso e potente per poterlo raggiungere. Al Bluenergy Stadium è 2-1 dopo 35 minuti di calcio.
Ora l'abbrivio mentale è tutto dalla parte dei veneti, i quali insistono a caccia del gol pareggio. Seppur con affanno, i padroni di casa riescono a respingere tutti gli assalti ospiti. Silvestri non è mai chiamato a interventi complicati, con la difesa molto brava a schermare i tentativi sia da dentro, sia da fuori area dei ragazzi di Baroni. Sale di tanto l'intensità della contesa e nell'ultimo terzo di primo tempo fioccano i cartellini gialli: nell'Udinese vengono ammoniti Zemura e Payero, nel Verona invece è Amione sul finale dei quattro di recupero a ricevere l'ammonizione. Il fallo del difensore argentino regala tra l'altro una punizione dal lato corto di destra dell'area di rigore all'Udinese, l'ultima occasione del primo tempo: sembra tutto pronto per il cross, ma Samardzic prova a sorprendere Montipò, calciando in porta. La risposta positiva da parte del portiere, che con i pugni respinge la sfera, con Maresca a fischiare la fine della prima frazione qualche istante più tardi. A Udine è 2-1 il risultato dopo 45 minuti di gioco.
Secondo tempo
Inizia senza cambi il secondo tempo con i ventidue protagonisti che hanno terminato la prima parte di contesa a ritrovare tutti il campo. Proprio come nel finale della prima frazione, la partita è sempre animata da contrasti molto duri. Una vera e propria battaglia in campo tra le due formazioni. Le squadre in campo sono un pizzico disordinate ma l'intensità è alle stelle e i cambianti di fronte sono rapidi e pericolosi. Le squadre peccano però un po' di precisione negli ultimi metri di campo, l'unica vera parata è di Montipò sul calcio d'angolo a rientrare di Samardzic, ben indirizzato sul secondo palo, ma che non sorprende l'estremo difensore scaligero.
Rimane a terra al 58' Roberto Pereyra. L'argentino accusa un problema fisico, oltre all'evidente fiato corto ed è costretto ad uscire, ma prima del cambio arriva una vera e propria gemma di Ngonge. Lancio in profondità per Lazovic, scattato sul filo del fuorigioco. Il capitano del Verona temporeggia poi trova benissimo il servizio per il taglio in profondità di Suslov. Lo slovacco arriva sul fondo e mette un cross morbido in area di rigore, apparentementemente per Djuric, in realtà per il belga, il quale si coordina e lascia partire una splendida rovesciata che batte Silvestri. Gesto tecnico meraviglioso da parte del ragazzo classe 2000, che regala una perla di rara bellezza, con una stupenda sforbiciata volante. Al 61' il risultato torna in parità a Udine: il Verona agguanta il pareggio sul 2-2.
L'Udinese però non ci sta e appena cinque minuti dopo il gol subito arriva a un passo dal nuovo vantaggio. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, mischia a centro area, con la sfera a rimbalzare in direzione di Pereyra. L'argentino si coordina e calcia in rasoterra diagonale con il destro, la spaccata di Montipò gli nega il nuovo vantaggio. È l'ultima giocata del ragazzo scuola River Plate, il quale qualche secondo più tardi lascia il campo insieme a Ebosele. Al loro posto entrano in campo Thauvin e Lovric.
I cambi dell'Udinese fanno subito effetto perché è proprio il francese ex Newcastle a trovare il cross perfetto dalla trequarti per l'incornata di Lucca, il quale stacca perfettamente sopra la testa di Amione, e trafigge un incolpevole Montipò. Esplode nuovamente di gioa il pubblico bianconero, con l'attaccante ex Pisa abbracciato, letteralmente, dai propri tifosi. Al minuto numero 72 torna avanti la squadra di casa, al Bluenergy Stadium è 3-2.
Le emozioni non accennano a diminuire, un vero e proprio show, con azioni da gol a ripetizione. Subito dopo il quinto gol del match ci sono tre occasioni da gol in rapidissima sequenza. Prima è Lovric a calciare a botta sicura dopo aver depredato dei palloni gli avversari, ma solo davanti a Montipò l'austriaco naturalizzato sloveno calcia fuori dallo specchio, per la disperazione di Lucca e Thauvin che lo avevano accompagno in questo 3 contro 1. Sul ribaltamento di fronte invece reclama un rigore il Verona: Lazovic gioca l'uno contro uno in area con Walace e cade a terra dopo un contatto con il difensore. Maresca è ben posizionato e fa cenno di poter proseguire: contatto troppo leggero per provocare il penalty. L'ultimo tentativo in ordine cronologico è di Thauvin: il francese si libera al limite dell'area sul suo fidato sinistro e calcia dai 18 metri. Il tiro è ben indirizzato, ma la sfera si ferma sul palo: scaligeri salvati dal legno che evita la quarta marcatura dei padroni di casa.
La partita prosegue su ritmi elevatissimi: squadre spaccate in due, che favoriscono le azioni rapide di contropiede. Proprio per questo Baroni rinuncia alla fisicità di Djuric, al suo posto entra in campo Bonazzoli, quando si entra negli ultimi dieci minuti di gara. Cartellino giallo per Ngonge per fallo ai danni di Payero, poi altri cambi da entrambe le parti. Baroni manda in campo Henry, ammonito pochi minuti dopo il suo ingresso, per Lazovic; Cioffi invece scheira Ehizibue e Kamara andando a rilevare Payero e Zemura.
Sembra tutto pronto per la festa dei tifosi friulani, ma al 97' arriva l'ennesimo colpo di scena di questa sfida. Traversone dalla corsia destra da parte di Ngonge con Silvestri a sbagliare il tempo dell'uscita, venendo beffato dal colpo di testa vincente di Henry. Esploda la gioia dei tifosi ospiti e della panchina veronese, tutta raccolta a festeggiare sotto lo spicchio riservato ai tifosi scaligeri. Si disperano giustamente i ragazzi di Cioffi, ormai convinti di aver raggiunto un successo che avrebbe potuto allontanare non di poco la zona rossa della classifica. Il risultato torna dunque in parità sul punteggio di 3-3, con Maresca a fischiare il finale di partita 99' di gioco, con la rete del francese ultima vera emozione prima dei titoli di coda del match. Termina dunque in pareggio la sfida del Bluenergy stadium in un match dai contorni epici, con continui colpi di scena e giocate da incorniciare.
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