Il Venezia frena la corsa Champions della Lazio: al Penzo finisce 0-0
I biancocelesti falliscono una colossale occasione con Dia nei primi 45' e nella ripresa subiscono il ritorno dei lagunari che si rendono più volte pericolosi

Venezia-Lazio (Ansa)
Venezia, 22 febbraio 2025 – Frena ulteriormente la corsa Champions della Lazio, che al Penzo sbatte contro un Venezia che inchioda sullo 0-0 i biancocelesti, al secondo pari di fila dopo il 2-2 contro il Napoli. Un pareggio che alla fine sta addirittura più stretto agli uomini di Di Francesco, i quali, dopo un primo tempo segnato da un’unica, colossale occasione fallita da Dia, ha subito il ritorno di fiamma dei lagunari, capace di giocare con molta più intensità e grinta degli avversari nella ripresa, arrivando a a sfiorare il vantaggio (e forse il gol vittoria) con Maric, Zerbin e Yeboah.
Le scelte di Di Francesco e Baroni
Di Francesco sceglie il 3-5-2 per schierare il suo Venezia con qualche novità nell’undici titolare: tra i tre centrali a protezione di Radu ci sono i nuovi arrivati Candé e Marcandalli a far reparto con Idzes. Le corsie esterne sono invece di competenza di Zerbin ed Ellertsson, con Kike Perez, Doumbia e Nicolussi Caviglia a completare il centrocampo. Davanti, il tantem d’attacco formato da Maric – preferito all’altro neoarrivato Fila – e dal rientrante Oristanio. Nonostante gli impegni di Coppa Italia sullo sfondo, non rinuncia a gran parte dei suoi big Baroni, che schiera la Lazio con il 4-2-3-1: davanti al portiere Mandas ci sono Marusic, Gila, Romagnoli e Tavares. Guendouzi e il rientrante Dele-Bashiru formano invece la coppia in mediana, mentre Isaksen, Dia e Zacccagni – ex di giornata – agiscono alle spalle della punta che è Noslin, vista l’indisponibilità di Castellanos.
Primo tempo
La Lazio lascia l’iniziativa ai padroni di casa che provano a partire giostrando il pallone con ritmo e personalità ma senza grande qualità in fase di finalizzazione, provandoci al 10’ con il diagonale fuori misura di Maric. I biancocelesti attendono e con il passare dei minuti provano ad aumentare la qualità del loro gioco portando più uomini in attacco e attorno alla metà della frazione sprecano l’unica, vera ghiottissima opportunità da rete del primo tempo con Dia che riceve l’imbucata di Zaccagni e, a tu per tu con Radu, non inquadra clamorosamente lo specchio della porta avversaria. Un lampo nel buio, perché dopo questa occasione il match resta tatticamente bloccato, visto che entrambe le squadre non concedono spazi, e scorre senza ulteriori episodi degni di nota fino al 39’, quando Baroni è costretto a gettare nella mischia Belahyane al posto di Dele-Bashiru, messo ko da un problema dopo un contrasto falloso con un avversario. Anche questa variazione obbligata non basta però a sbloccare la situazione e così i 45’ iniziali si chiudono a reti inviolate.
Secondo tempo
Si riparte senza cambi e con ritmi più sostenuti rispetto a quelli della metà di gara iniziale: al 52’ è il Venezia a farsi vedere dalle parti di Mandas con Kike Perez che direttamente da calcio d’angolo tenta il gol olimpico con il portiere avversario che smanaccia il pallone lontano dallo specchio. Immediata la replica della Lazio che tenta di alzare i giri del motore e al 53’ si rende pericolosa con la conclusione dal limite di Isaksen che Radu alza sopra la traversa. La partita sale di tono e i due allenatori provano a muovere ulteriormente le acque con gli inserimenti di Pedro e Lazzari da una parte e di Schingtienne dall’altra parte. i tentativi dei capitolini di prendere il pieno controllo del match sono troppo timidi e dall’altra parte i lagunari non mostrano timori reverenziali e tengono altissima la pressione sui portatori di palla avversari, sfiorando il vantaggio al 65’ con Maric che, sugli sviluppi di un calcio di punizione, si inserisce alla perfezione, stacca di testa ma non inquadra per un soffio la porta avversaria. I padroni di casa ci credono e continuano a costringere la Lazio a gettare alle ortiche tanti palloni, creando – proprio culmine di una ripartenza – un'altra occasione da gol al 73’ con Zerbin che scocca un sinistro velenoso che Mandas con prontezza devia in calcio d’angolo. Di Francesco fiuta la possibilità di fare il colpaccio e a un quarto d’ora dalla fine opta per un triplo cambio: dentro Fila, Yeaboah e Busio per Maric, Oristanio e Doumbia. La freschezza dei nuovi entrati dà ulteriore vigore alla manovra del Venezia che spingono e proprio a ridosso del 90’ creano un'altra occasione con Zerbin che, dal cuore dell’area, ci prova con un diagonale deviato in corner da un avversario. La Lazio incassa con atteggiamento passivo e rischia grosso anche al 92’ quando Yeboah riceve palla da un compagno all’altezza del dischetto del rigore, si gira e calcia in maniera troppo debole all’indirizzo di Mandas che mette il punto esclamativo sullo 0-0 finale. Il tabellino: Venezia (3-5-2): Radu; Candè, Idzes, Marcandalli (dal 55’ Schingtienne); Zerbin, Kike Perez, Doumbia (dal 77’ Busio), Nicolussi Caviglia (dall’87’ Conde), Ellertsson; Oristanio (dal 77’ Yeboah), Maric (dal 77’ Fila). All. Di Francesco. Lazio (4-2-3-1): Mandas; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares (dal 56’ Lazzari); Guendouzi, Dele-Bashiru (dal 40’ Belahyane); Isaksen, Dia (dall’84’ Tchaouna), Zaccagni; Noslin (dal 56’ Pedro). All. Baroni. Marcatori: - Note – Ammonizioni: Guendouzi, Nicolussi Caviglia, Ellertson, Schingtienne, Conde, Zaccagni.
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