Wesley Sneijder shock: "Una donna su una panchina maschile? Stiamo impazzendo"

L'ex centrocampista olandese commenta il possibile subentro di Sarina Wiegman a Gareth Southgate in casa Inghilterra. Pierre Van Hooijdonk rincara la dose: "Per me è una questione di credibilità"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
13 dicembre 2023
Wesley Sneijder (Ansa)

Wesley Sneijder (Ansa)

Roma, 13 dicembre 2023 - Il calcio è in continua evoluzione, aprendosi sempre di più all'universo femminile: non ultimo, in Bundesliga e per la precisione in casa Union Berlino, c'è stato il debutto di una donna (Marie-Louise Eta) su una panchina maschile nelle vesti di vice (del tecnico ad interim Marco Grote). Eppure, non tutti sono d'accordo con queste commistioni tra due mondi spesso antitetici. Ad esprimere il proprio dissenso nelle ultime ore è stato anche un grande ex giocatore come Wesley Sneijder, appoggiato tra gli altri da un altro veterano come Pierre Van Hooijdonk.

Le dichiarazioni di Sneijder

Partendo dall'ex centrocampista dell'Inter del 'triplete', hanno fatto scalpore (e ovviamente discutere) le dichiarazioni rilasciate commentando il sempre più possibile approdo di Sarina Wiegman, oggi allenatrice della rappresentativa inglese femminile, sulla panchina della Nazionale maschile in luogo di Gareth Southgate, attuale ct e al probabile passo d'addio dopo gli Europei. Sneijder, connazionale di Wiegman, non ha nascosto il proprio dissenso. "Secondo me si sta esagerando. Forse oggi le cose sono cambiate, ma se ripenso ai tempi in cui giocavo io, non avrei mai potuto accettare di essere allenato da una donna: con tutti i discorsi umoristici che poi ne deriverebbero nello spogliatoio. Nulla contro le donne, ma penso si stia impazzendo". L'ex giocatore originario di Utrecht rincara la dose. "Sento dire che sarebbe ora di provarci, ma mi chiedo perché farlo ora? Se dovesse accadere in maniera fisiologica andrebbe bene, ma ora se ne sta parlando in maniera eccessiva. Ritengo che sia già troppo discuterne: lasciamo che accada naturalmente. Forse succederà o forse no, ma spingere affinché succeda penso sia controproducente".

L'appoggio di Van Hooijdonk

  Insomma, non si capisce bene se il punto di Sneijder sia legato al concetto in sé di accettare una donna su una panchina maschile o se invece il dissenso sia di natura ideologico. Nel dubbio, Van Hooijdonk senior, padre di quel Sydney oggi militante in Serie A e per la precisione al Bologna, si allinea al connazionale, spostando il mirino del discorso dal possibile ruolo di ct della Nazionale inglese a quella di allenatrice in Eredivisie. "Per me è una questione di credibilità: una donna è meno credibile di un uomo": parole e musica dell'ex attaccante di Feyenoord e Celtic ai microfoni di Studio Voetbal. "Il calcio maschile è un mondo di galli. Non riesco a immaginare Wiegman entrare in uno spogliatoio con giocatori dalla forte personalità: penso a Rafael Van Der Vaart". Van Hooijdonk prova poi ad ammorbidire la sua posizione, cadendo però in una contraddizione. "Per me donne e uomini sono uguali e non ammetto differenze in tutti i settori. Il mondo del calcio però non rispecchia la società e una scelta del genere, quella di un'allenatrice di una squadra maschile, avrebbe delle ripercussioni pesanti". Insomma, se in Italia c'è arretratezza sul tema, con frasi sessiste pronunciate a più riprese da diversi protagonisti del mondo del pallone, a quanto pare in Olanda la situazione non è affatto più rosea.

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