“Zalewski è il quarto scommettitore”. Corona fa il nome del terzino della Roma

Dopo Fagioli, Tonali e Zaniolo, ecco il giovane polacco. Secondo ambienti investigativi a Torino, la talpa che sta rivelando all’ex re dei paparazzi i dettagli sul caso si troverebbe in ambiti romani

13 ottobre 2023
Nicola Zalewski, terzino polacco della Roma

Nicola Zalewski, terzino polacco della Roma

Roma, 13 ottobre 2023 – Anche Nicola Zalewski, terzino polacco della Roma, sarebbe coinvolto nel presunto giro di scommesse, secondo le nuove rivelazioni su Dillingernews.it di Fabrizio Corona. È il quarto nome di calciatore che fa l'ex agente fotografico, dopo quelli di Nicolò Fagioli, Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali.

Zalewski respinge le accuse

Nicola Zalewski respinge fermamente le accuse che gli sono piovute addosso in queste ore e nega di aver mai effettuato delle scommesse illegali. È quanto riporta la stampa polacca, come scrive il portale meczyki.pl, a proposito della vicenda che vede coinvolto il giovane calciatore della Roma che è in ritiro con la Polonia Under 21. Il portale, inoltre, rilancia anche le dichiarazioni di Tomasz Kozlowski, portavoce della Federcalcio polacca, secondo cui la federazione non rilascerà alcun annuncio ufficiale su questo argomento considerando che non ci sono accuse ufficiali contro Zalewski: "Non commenteremo i resoconti dei media o i post online su questo argomento. Nessuna comunicazione è stata presentata alla federazione e neanche al club del calciatore con cui siamo in contatto".

La ‘talpa’ a Corona: “So a chi Fagioli deve parecchi soldi”

"Ho un nome di un giocatore della Roma (...) che gioca ora (...) italo-polacco”, dice a Corona il suo cosiddetto “informatore” in una telefonata ripresa in un video caricato sempre sul sito. Nel video, però, non si sente il nome del terzino romanista (pubblicato invece nell'articolo) perché in quel passaggio parte un suono a coprire la voce. “So anche Fagioli a chi deve parecchi soldi”, dice ancora la presunta fonte. “Alla malavita serba?”, chiede Corona. “No, no, ti assicuro che qui a Roma non solo i malavitosi hanno il banco, perché io ho saputo tramite delle amicizie con certezza che un cantante o un dj ha un banco molto importante a Roma”. E l'ex agente fotografico chiede: “Famosi?”. La 'talpa’ risponde: “Sì sì”. Ma altri nomi sono coperti da suoni. “Questo banco di scommesse - aggiunge la voce - so che faceva giocare alcuni giocatori tra cui ... (partono altri suoni a coprire i nomi, ndr) Fagioli so che gli deve 70mila euro”. La voce della fonte, con accento romano, che si sente in questo video sembra diversa dalle altre due che facevano riferimenti ai casi Fagioli e Tonali-Zaniolo e che si sentivano in altri filmati.

Zaniolo e il blackjack

Intanto l’ex giocatore della Roma è rientrato in Inghilterra dopo aver lasciato Coverciano in seguito alla notifica degli atti di indagine. Fonti vicine al giocatore parlano di moderata serenità intorno alla vicenda. Il giocatore avrebbe ammesso di aver utilizzato una piattaforma, che non sapeva essere illegale, non per scommesse sul calcio, ma per giocare a carte (sembrerebbe blackjack). Il legale nominato è l'avvocato Antonio Conte, che lo ha seguito già nella causa d'affidamento del figlio. Adesso si attendono gli atti. Si valuterà poi la strategia e se essere affiancato da un penalista.

Inchiesta aperta dal 2022

Comunque l'inchiesta, che si riferisce a giri di scommesse online non solo di natura sportiva, è aperta dal 2022. La prima comunicazione di Corona è del 2 agosto 2023, quando affermò che il bianconero Nicolò Fagioli soffriva di ludopatia, senza però menzionare che a Torino era aperto, in gran segreto, un procedimento giudiziario.

Si attendono altri nomi

Da quanto si apprende dal palazzo di giustizia di Torino, l'inchiesta della Procura è solo all'inizio ed è destinata ad allargarsi già nelle prossime ore. Al momento la pm Manuela Pedrotta, titolare del fascicolo, ha iscritto nel registro degli indagati Fagioli (Juventus), Tonali (Newcastle) e Zaniolo (Aston Villa), ma tutto fa presagire che a breve il numero degli atleti coinvolti aumenterà.

Il reato contestato

Il reato contestato dal pubblico ministero è l'esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa, previsto dall'articolo 4 della legge 401/1989. Gli inquirenti hanno sequestrato i dispositivi tecnologici in possesso dei tre calciatori - nati tra il 1999 e il 2002 - nei quali sarebbe stata scoperta una chat proprio dedicata alle scommesse.

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