Ciclismo, l'addio di Bennati alla Nazionale: “Un bel sogno purtroppo finito”

Sulla propria pagina Instagram l'ormai ex ct dell'Italia su strada non lesina frecciatine alla Federazione: “Amo ancora questo sport, ma sono dispiaciuto del 'trattamento di fine rapporto' che mi è stato riservato”

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
20 febbraio 2025
Daniele Bennati

Daniele Bennati

Roma, 20 febbraio 2025 - Un nuovo ct l'Italia del ciclismo su strada maschile non ce l'ha ancora, ma da oggi si può ufficialmente archiviare la sfortunata gestione targata Daniele Bennati, che con un lungo post sulla propria pagina Instagram chiude (non senza polemiche) un triennio di certo non memorabile.

Il post di addio di Bennati

"Finisco con le stesse parole con cui ho iniziato nel novembre del 2021. Per me guidare la Nazionale di ciclismo su strada è stato un sogno bellissimo, prima ad occhi chiusi,poi ad occhi aperti e per questo ringrazio chi me l'ha fatto vivere, cioè la Federazione Ciclistica Italiana e tutti quelli che con me hanno condiviso gioie e dolori legati a tale esperienza". Queste le prime parole di commiato dell'ormai ex ct, che prova poi ad analizzare cosa non abbia funzionato in questo triennio. "Come tutte le volte che ti svegli, ti dispiace che il sogno sia finito. Nel mio caso il rammarico è dovuto al fatto che non ho avuto la possibilità di completare un progetto che, per il momento storico in cui si trova attualmente il ciclismo italiano su strada, anche rispetto a quello di altri Paesi, richiedeva tempi più lunghi. Sarei comunque ugualmente felice ed orgoglioso se vedessi, in un prossimo futuro, qualcuno dei giovani che con me hanno indossato per la prima volta la maglia azzurra, primeggiare in qualche corsa di livello internazionale". Si arriva poi alla parte più 'calda' del post, quella che si riferisce all'arcinota bagarre avvenuta a livello federale per una carica che ad oggi resta vacante ma che di certo non riguarda più Bennati.

"Per il rispetto che ho per tutti gli appassionati di questo meraviglioso sport, mi sembra doveroso ed onesto significare che il mio dispiacere è dovuto anche al "trattamento di fine rapporto" che mi è stato riservato. Ho letto nei principali quotidiani sportivi nazionali prima che il mio incarico sarebbe stato rinnovato e poi, invece, che avrebbero nominato altra persona al mio posto. Il tutto, ricevendo, da chi di dovere, dapprima ampie rassicurazioni sulla mia conferma, e successivamente, invece, nessuna comunicazione circa il mancato rinnovo dell'incarico. Credo che chi si assume la responsabilità di decidere per la FCI abbia tutto il diritto di non rinnovare il mio contratto e di nominare un altro ct, ma non anche quello di tenere simile comportamento nei miei confronti. Una condotta, in conseguenza della quale, ho anche rinunciato ad importanti incarichi professionali per l'amore che nutrivo e nutro per la maglia azzurra".

Infine i saluti e il commiato, in attesa che si conosca il nome del suo erede, dal cui novero esce Elia Viviani, fresco di contratto annuale con la Lotto Cycling Team. "Ringrazio tutti i ragazzi che hanno sudato e faticato per la maglia della nostra meravigliosa nazione, lo staff e tutti coloro che in questi tre anni ci hanno fatto sentire il loro affetto, incitamento e vicinanza lungo le strade di tutto il mondo. Sarò sempre il primo a tifare per il ciclismo italiano".

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