Ciclismo, Villa verso il ruolo di nuovo ct dell'Italia su strada
Per il dopo Bennati salgono le quotazioni dell'attuale capo della pista, dove passerebbe Savoldi, con Velo indirizzato verso il femminile. Resta l'incognita Viviani in caso di ritiro

Filippo Ganna e Marco Villa (Ansa)
Roma, 13 febbraio 2025 – La riconferma di Cordiano Dagnoni come presidente della Federciclismo ha avviato un effetto domino che nel prossimo futuro dovrebbe toccare le altre cariche di un movimento che sogna di riemergere dalle ceneri degli ultimi anni. Il riferimento va in particolare alla strada, ambito nel quale, a meno di colpi di scena, dovrebbe essere promosso Marco Villa.
Le possibili nuove cariche dell'Italia
L'uomo dei miracoli su pista sembra dunque in procinto di rilevare Daniele Bennati, la cui avventura in azzurro non si può considerare positiva dal punto di vista dei risultati ma forse neanche analizzando il feeling con il gruppo: sono ancora vive nella memoria collettive le parole di sfogo dopo la debacle ai Mondiali di Zurigo dell'ormai quasi ex ct, che in quell'occasione si sentì tradito dallo scarso coraggio palesato da Antonio Tiberi e compagnia. La palla, dunque, potrebbe passare a Villa, chiamato eventualmente a trovare anche su strada la ricetta perfetta individuata per la pista, dove negli ultimi anni è arrivata gran parte dei trionfi del ciclismo italiano. Proprio all'ovale passerebbe Dino Savoldi, l'uomo che ha ridato lustro al movimento juniores e a quello femminile, nel quale in questo domino dovrebbe passare Marco Velo, che sembra in procinto di occuparsi di strada e cronometro. Per ora si resta nel campo delle ipotesi, ma dopo il primo Consiglio Federale, in programma in seguito agli Europei su pista tuttora in corso, se ne saprà qualcosa di più. Proprio a Zolder si sta disimpegnando, finora con più ombre che luci, Elia Viviani, un altro tassello che potrebbe unirsi al puzzle della politica del ciclismo italiano. Il veronese, ancora svincolato dopo la fine del sodalizio con la Ineos Grenadiers, non sembra orientato verso il ritiro, ma in caso di fumata nera sul prosieguo della sua carriera su strada non è da escludere l'ingresso immediato in ammiraglia o comunque in qualche carica istituzionale.
Kooij vicino all'addio alla Visma-Lease a Bike?
Intanto, si prospetta un addio a fine anno anche tra Olav Kooij e la Visma-Lease a Bike: parola del direttore sportivo Grischa Niermann, intercettato dai microfoni di Sporza. "Al momento, non posso dire che Olav resterà con noi al 100%. E' una questione di opportunità e soldi di cui parleremo a fine stagione". Per il momento, tra le certezze pare esserci la mancata convocazione dell'olandese al Tour de France, dove la Visma-Lease a Bike andrà ovviamente al totale servizio di Jonas Vingegaard. "In futuro non escludiamo che possano andare insieme alla Grande Boucle. Kooij è un velocista e se in salita si stacca, com'è giusto che sia, i media direbbero che abbiamo sbagliato squadra". Insomma, Niermann tradisce un leggero nervosismo interno alla corazzata olandese dopo quanto successo nel recente passato e in particolare in un 2024 costellato di cadute e delusioni.
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