Campionati italiani di ciclismo 2023, Velasco vince la prova in linea. L'ordine d'arrivo
Il corridore dell'Astana beffa allo sprint Rota e Sbaragli e succede così al grande assente Zana
Comano Terme, 24 giugno 2023 - Filippo Zana non ha potuto difendere il titolo vinto l'anno scorso a causa di una brutta caduta in allenamento: il nuovo campione italiano diventa Simone Velasco, che batte in volata i compagni di fuga Lorenzo Rota e Kristian Sbaragli. Nel drappello degli attaccanti figuravano anche Matteo Trentin e Davide Formolo, forse gli unici tra i big a non deludere le attese in una gara come sempre resa anomala dall'assenza di una squadra predominante sul piano numerico. A dispetto di questa teoria, il duo dell'UAE Team Emirates si fa beffare nello sprint finale, quello che premia il baffuto Velasco, che trova così uno dei risultati più prestigiosi in carriera.
La cronaca
Il gruppo, partito senza Davide Gabburo (Green Project-Bardiani-CSF-Faizanè) a dispetto dellap presenza annunciata, è chiamato a coprire i 227 km da Comano Terme a Comano Terme. Il primo corridore che prova ad accendere la miccia è Lapo Gavilli (MG.K vis Colors for Peace VPM), ma si tratta di un tentativo che non va a buon fine: gli scatti di Matteo Fabbro (Bora-Hansgrohe) e Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani-CSF-Faizanè) hanno lo stesso esito. Ha decisamente più fortuna l'allungo di Mirco Maestri, Andrea Pietrobon (Eolo-Kometa Cycling Team), Emanuele Ansaloni (Team Technipes #inEmiliaRomagna), Samuele Zambelli, Matteo Amella (Team Corratec-Selle Italia) e Manuele Tarozzi (Green Project-Bardiani-CSF-Faizanè): al loro inseguimento si fiondano Luca Colnaghi, Filippo Magli (Green Project-Bardiani-CSF-Faizanè) e Andrea Colnaghi (ONEC Team). La missione riesce e così al comando, dopo un tratto in discesa, si forma un drappello composto da 9 corridori che guadagna presto un vantaggio di 4': un margine che il gruppo, tirato dalla Trek-Segafredo, non ha intenzione di sottovalutare. Non a caso il gap tra i due plotoni comincia a calare, con Maestri che tra l'altro perde momentaneamente le ruote dei battistrada a causa di una foratura. Dopo una prima fase di corsa piuttosto semplice, i corridori approcciano il primo dei 9 giri da coprire nel circuito da 16,2 km che annovera la salita di Cavrasto (5,6 km con una pendenza media del 5,2% e massima dell'8,7%): sarà proprio su queste rampe che verosimilmente si assegnerà la maglia tricolore, anche se non è da sottovalutare neanche la discesa che segue lo scollinamento. Prima però c'è da ricucire il gap tra i due drappelli in una lotta che si fa sempre più ravvicinata. Il secondo passaggio sulla salita di Cavrasto comincia a sfaldare il plotone del battistrada: Zambelli, Andrea Colnaghi, Pietrobon e Amella perdono contatto. Questi ultimi due in discesa vengono raggiunti da Lorenzo Rota (Intermarché-Circus-Wanty), Samuele Zoccarato (Green Project-Bardiani-CSF-Faizanè) e Mattia Bais (Eolo-Kometa Cycling Team). I contrattaccanti si riportano addirittura sulla testa della corsa, dove della fuga del mattino sono rimasti i soli Maestri, Tarozzi, Luca Colnaghi, Magli e Ansaloni. Il quinto passaggio sulla salita di Cavrasto screma ulteriormente la testa della corsa, dove ora figurano Zoccarato, Tarozzi, Magli, Rota e Bais. Intanto una caduta rallenta l'inseguimento del gruppo, tirato da un eroico Jacopo Mosca (Trek-Segafredo): il forcing dalle retrovie si rivela fatale per Tarozzi, mentre dal plotone scatta Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team). Entrambi riescono a raggiungere la testa della corsa, che mantiene un margine molto risicato (circa 30'') sui primi inseguitori. Intanto Bais e Tarozzi si staccano ancora mentre in gruppo a tirare è Salvatore Puccio (Ineos Grenadiers): al sesto passaggio sulla salita di Cavrasto davanti ci sono i soli Magli, Zoccarato, Rota e Battistella, che a meno di 60 km dal traguardo possono contare su un rincuorante vantaggio di 1'40''. A metà strada tra i battistrada e il gruppo figurano Filippo Baroncini (Trek-Segafredo), Matteo Sobrero (Team Jayco AlUla) e Matteo Trentin (UAE Team Emirates): per loro un ritardo di 50''. Tra i possibili favoriti di giornata c'è Andrea Bagioli (Soudal Quick-Step), che è vittima di una scivolata che arriva proprio nel momento in cui Zoccarato perde contatto dal drappello dei fuggitivi prima di essere raggiunto dal drappello dei contrattaccanti. Quest'ultimo plotone viene a sua volta ripreso da Andrea Garosio (Eolo-Kometa Cycling Team), Filippo Fiorelli (Green Project-Bardiani-CSF-Faizanè) e Filippo Conca (Q36.5 Pro Cycling Team): niente da fare invece per Zoccarato, che stavolta molla definitivamente. Lo scenario, con tre drappelli da tre in lotta per la vittoria, sembra ormai delineato: invece sull'ultimo terzetto si riportano diversi corridori, praticamente i migliori rimasti in corsa che dovranno giocarsi le ultime cartucce per riprendere i fuggitivi. Tra essi c'è Kristian Sbaragli (Alpecin-Deceuninck), che allunga in discesa e prosegue nella sua azione in salita a dispetto delle sue doti da velocista. Sbaragli insiste e mette in difficoltà anche Baroncini e soprattutto Trentin, mentre davanti Rota comincia ad allungare su Battistella e Magli. Dal gruppo intanto attaccano Davide Formolo (UAE Team Emirates) e Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team): per tutti l'obiettivo diventa provare a ricucire su Rota, ma l'accordo manca. A mancare sono anche le energie al corridore dell'Intermarché-Circus-Wanty, che comincia a mostrare un'andatura sempre più pesante. A 7 km dal traguardo l'inseguimento si completa e davanti si forma così un drappello di 7 corridori composto da Sbaragli, Formolo, Velasco, Magli, Rota, Trentin e Baroncini, con quest'ultimo che viene fermato da una foratura. I 6 si giocano la vittoria con una volata che premia Velasco, che parte all'esterno e precede Rota e Sbaragli: quest'ultimo genere le proteste di Trentin e Formolo a causa di una manovra a detta loro non molto regolare.
Ordine d'arrivo prova in linea campionati italiani di ciclismo 2023
1) Simone Velasco (AST) in 5h37'32'' 2) Lorenzo Rota (ICW) st 3) Kristian Sbaragli (ADC) st 4) Filippo Magli (GBF) st 5) Matteo Trentin (UAD) st 6) Davide Formolo (UAD) +2'' 7) Filippo Baroncini (TFS) +17'' 8) Filippo Conca (Q36) +47'' 9) Christian Scaroni (AST) +48'' 10) Samuele Battistella (AST) +53''
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