Ciclismo, E3 Saxo Classic 2024: grande numero di Van Der Poel

L'olandese parte a 44 km dal traguardo e fa il vuoto, rifilando oltre 1'30'' a Stuyven e Van Aert, che cade così come Bettiol

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
22 marzo 2024
Mathieu Van Der Poel (Ansa)

Mathieu Van Der Poel (Ansa)

Roma, 22 marzo 2024 - Il tanto discusso 'mullet' non c'è più, tagliato magari dopo aver appurato che rischia di vanificare gli studi sull'aerodinamica, ma i superpoteri di Mathieu Van Der Poel sono ancora intatti, come evidenziato nella E3 Saxo Classic 2024, vinta, anzi, dominata con un numero dei suoi che gli avversari ha lasciato solo briciole e rimpianti.  

La cronaca

L'edizione numero 106 della corsa chiamata 'il piccolo Fiandre' premia il campione iridato, che fa il vuoto a 44 km dalla conclusione trionfando con un distacco di 1'31'' sugli altri, con Jasper Stuyven e Wout Van Aert a completare il podio. Proprio quest'ultimo, sulla carta il rivale più accreditato, è stato vittima di una caduta che ne ha ulteriormente spento le velleità. Insomma, se c'è qualcuno che lancia un segnale in questo primo assaggio di Inferno del Nord colui è l'uomo più atteso, il campione iridato che mette tutti in fila con un'azione di potenza in una giornata da tregenda nel tracciato che è partito e si è concluso ad Harelbeke. Nel lotto dei favoriti, ovviamente in seconda fila, figurava anche Alberto Bettiol, vittima di una caduta che però pare non aver lasciato grosse conseguenze. I migliori responsi azzurri li ha forniti Lorenzo Milesi, protagonista nella fuga a dieci che ha animato la prima parte dei 207,6 km in programma: il corridore della Movistar Team riuscirà per un breve tratto a rimanere anche in scia di Van Aert e soprattutto Van Der Poel, che scarica la prima fiammata sul Stationberg. Il Pateberg diventa il primo arbitro del duello più atteso, con Van Aert che finisce sull'erba, spianando così ulteriormente la strada all'attacco vincente dell'acerrimo rivale, uno che in situazioni così non si fa pregare e parte fino ad arrivare alla meta, festeggiando nel migliore dei modi il rinnovo praticamente a vita (fino al 2028 ma con opzione per un ulteriore anno) con l'Alpecin-Deceuninck.

I numeri da fuoriclasse di Pogacar

  Numeri da fuoriclasse, come quelli di Tadej Pogacar, che intanto fa la voce grossa al Giro di Catalogna 2024, ancora dominato senza troppi problemi. I paragoni tra lo sloveno ed Eddy Merckx, il più grande di tutti, si sprecano: basti pensare che in appena 6 stagioni da professionista, il fuoriclasse dell'UAE Team Emirates ha già vinto in 10 Paesi diversi del mondo, chiudendo sul podio il 38,68% delle gare. Non solo la quantità, ma anche la qualità delle vittorie o comunque degli acuti: Pogacar non si risparmia mai e non lesina mai attacchi spettacolari, esponendosi magari pure al rischio di incappare in un pericoloso fuorigiri che possa vanificare tutto. Insomma, lo sloveno è meno robotico di altri suoi colleghi tutti pulsazioni e computerini e fa dell'istinto da seguire sempre e comunque una delle sue migliori doti: un punto in comune proprio con l'amico Van Der Poel, con il quale le lotte stagionali saranno diverse e sempre spettacolari. Come emerso proprio alla recente Milano-Sanremo 2024.Leggi anche - ATP Miami 2024, il programma degli italiani in gara  

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