Ciclismo, patto Formolo-Movistar: "Gregario nei Grandi Giri, capitano nelle Classiche"
Ai microfoni di Marca il corridore veronese chiarisce i programmi per il 2024. Intanto Fabbro passa alla Polti-Kometa: "Mi sono sentito desiderato e ho accettato la corte di Basso"
Roma, 17 novembre 2023 - Tra gli ultimi movimenti di ciclomercato, in ordine cronologico, c'è quello che ha spostato Davide Formolo dall'UAE Team Emirates alla Movistar Team: un trasferimento importante che può seriamente aprire un'ultima parte di carriera molto interessante per il veronese, di recente relegato al solo ruolo di gregario di Tadej Pogacar.
"Gregario nei Grandi Giri, capitano nelle Classiche"
Certo, anche alla corte della squadra spagnola 'Roccia' sarà chiamato, all'occorrenza, a supportare i vari capitani in particolare nei Grandi Giri, dove il faro unico sarà verosimilmente Enric Mas. Nelle corse di un giorno invece, per il classe '92, si apriranno scenari particolarmente interessanti, come confermato dal diretto interessato ai microfoni di Marca. "Spero di potermi giocare le mie chance nelle Classiche: specialmente nella Liegi-Bastogne-Liegi e nella Strade Bianche". In effetti, un precedente rincuorante c'è ed è datato 2019, quando Formolo arrivò secondo nella Doyenne alle spalle di Jakob Fuglsang. Nei Grandi Giri invece il copione sarà simile a quello del recente passato. "Continuerò a lavorare per il capitano di turno che sia lì a lottare per la vittoria. La Movistar in questo è stata chiara con me fin da subito: il patto è questo. Penso e spero di poter fare la differenza qui, mentre dubito l'UAE Team Emirates possa sentire la mia mancanza". La modestia non manca a Formolo, che approfondisce ulteriormente i suoi sogni e desideri. "Mi piacerebbe partecipare alle corse sulle Ardenne, che quest'anno non ho potuto disputare. So che dovrò vedermela con una concorrenza molto importante: cito, tra i tanti, Remco Evenepoel e Tadej Pogacar. Penso che potrei giocarmela per il podio o forse anche per qualcosa di più: a patto ovviamente di incappare nella gara perfetta".
Fabbro al Team Polti-Kometa
Insomma, la voglia di rilancio della propria carriera non difetta al corridore veneto, rimasto a lungo ingabbiato in qualche equivoco tattico sulle sue qualità e anche in una squadra che lo relegava al solo ruolo di gregario. Con le dovute proporzioni, il discorso potrebbe essere esteso a Matteo Fabbro, un'ormai ex giovane promessa del ciclismo italiano che tra le fila della Bora-Hansgrohe si è ritrovato a ricoprire spesso ruoli marginali: oltre a incappare in qualche problema fisico di troppo. Il classe '95, pur di tornare protagonista, ha accettato di lasciare la categoria World Tour: nel 2024 il corridore friulano militerà infatti nel Team Polti-Kometa, il futuro nome dell'attuale Eolo-Kometa Cycling Team di Ivan Basso e Alberto Contador. "Mi sono sentito molto desiderato e questo fattore per me ha pesato moltissimo. Arrivo in una squadra che conosco bene in alcune unità, in particolare i fratelli Bais e credo che questo faciliterà il mio inserimento. Purtroppo da quando ho preso il Covid ho avuto diversi problemi - ammette Fabbro - ma spero di tornare in una forma tale per potere provare a fare classifica nei Grandi Giri. Sono molto motivato in particolare in vista del Giro d'Italia, che è una corsa unica e speciale che non vedo l'ora di disputare".
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