Ciclismo, sfortuna Onley: tre fratture alla clavicola in otto mesi

Dopo le cadute alla Vuelta 2023 e alla Cadel Evans Great Ocean Road Race 2024, il britannico si fa male ancora all'Amstel Gold Race 2024 e sbotta sui social

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
15 aprile 2024
GP Indurain: sul podio, da destra, Onley, McNulty e Van Gils

GP Indurain: sul podio, da destra, Onley, McNulty e Van Gils

Roma, 15 aprile 2024 - Non tutti credono nell'esistenza della sfortuna nella vita e nello sport: men che meno in una disciplina notoriamente pericolosa come il ciclismo, dove giocano un ruolo importante anche le abilità personali di guida del mezzo e la capacità di individuare con largo anticipo i possibili problemi. Se però esiste una Dea Bendata delle due ruote a pedali, essa sicuramente non assiste Oscar Onley, che nell'Amstel Gold Race 2024 ha messo a referto un record tutt'altro che invidiabile: la terza rottura della clavicola nel giro di 8 mesi.  

I dettagli

  E dire che l'annata del britannico era iniziata bene con la vittoria di una tappa, per la precisione la penultima, del Tour Down Under 2024: chi ben comincia (non) è a metà dell'opera. In realtà, nel caso del corridore del Team DSM-Firmenich PostNL già l'impatto con il professionismo, avvenuto nel 2023, è stato tutt'altro che fortunato, con la frattura della clavicola avvenuta in occasione della tappa 2 della Vuelta 2023. Dopo l'operazione e la riabilitazione del caso, Onley era tornato in sella in tempo per finire la stagione in occasione del Giro di Lombardia 2023, dove si era piazzato 77esimo: non male per un corridore reduce da un infortunio. In effetti, la qualità non manca al classe 2002, specialista cronoman ma capace di disimpegnarsi bene su diversi terreni: almeno finché resta in piedi. E qui arrivano altre note dolenti all'alba del 2024 e per la precisione nella Cadel Evans Great Ocean Road Race 2024 dello scorso 28 gennaio: un appuntamento notoriamente riservato ai velocisti, altra specialità nella quale il duttile (e forse ancora tutto da scoprire anche a se stesso) britannico sa disimpegnarsi bene. Invece niente da fare: caduta nella seconda corsa australiana del calendario World Tour e altra botta alla clavicola, di nuovo rotta. Per Onley si riaprono le porte di un iter già molto noto nonostante la giovane età: operazione chirurgica, riposo, riabilitazione e ripresa graduale degli allenamenti. Un viatico che lo riporta su strada in occasione del Gran Premio Miguel Indurain 2024, dove chiude terzo alle spalle di Maxim Van Gils e del vincitore Brandon McNulty: non esattamente due clienti facili, a testimoniare le ottime qualità in bici, evidenziate anche dal buon quinto posto nell'ultima tappa del Giro dei Paesi Baschi 2024, la corsa passata alla storia per le cadute di pezzi da novanta come Jonas Vingegaard, Remco Evenepoel, Primoz Roglic e Jay Vine. Curiosamente, in Spagna il 'paperino' Onley invece non finisce sull'asfalto, destino toccato in Olanda, con la nota birra andata di traverso per l'ennesima, per la precisione la terza, frattura della clavicola. Stavolta lo scozzese non l'ha presa bene, come mostrato a chiare lettere con un post sulla propria pagina Instagram in cui è raffigurata la radiografia recante la cattiva notizia. A corredo una frase emblematica: "Quante altre cavolo (usa un termine più colorito, ndr) deve succedere ancora?". Difficile dare torto a Onley, premio Oscar della sfortuna.

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