Ciclismo, Vingegaard: commozione cerebrale alla Parigi-Nizza 2025
A giorni dal suo ritiro per i postumi di una caduta, il danese svela i danni accusati, a parte la contusione a una mano: "Ora non so quando rientrerò in gara: mi affiderò alla riabilitazione"

Jonas Vingegaard (Ansa)
Roma, 24 marzo 2025 – La presenza di Jonas Vingegaard alla Volta a Catalunya 2025 era inizialmente in programma prima della fumata nera dei giorni scorsi, che di fatto ha tolto di mezzo il mai banale testa a testa con, tra gli altri, Primoz Roglic, Egan Bernal, Richard Carapaz, Juan Ayuso, Adam Yates e Mikel Landa: le motivazioni dell'assenza del danese sono da ricollegare ancora ai postumi della caduta occorsa alla Parigi-Nizza 2025 (vinta dal compagno di squadra Matteo Jorgenson) che, come svelato solo in queste ore dal diretto interessato, ha lasciato conseguenze più pesanti di quanto inizialmente fatto trasparire.
Le dichiarazioni di Vingegaard
Dalle 'semplici' botte ed escoriazioni, con particolare attenzione alla mano destra, per la quale inizialmente si temeva addirittura una frattura che ne avrebbe rallentato l'intera preparazione in primavera, si è passati a una commozione cerebrale: a raccontarlo è stato proprio il due volte vincitore del Tour de France, intercettato dai microfoni del quotidiano BT. "Dopo l'incidente mi sono sentito stordito e dopo la tappa avevo la nausea e una stanchezza incredibile, sintomi che sono durati diversi giorni. Ora sono felice di essere tornato in sella, anche se ci è voluto più tempo del previsto a causa di una commozione cerebrale che ha richiesto molto riposo". Dunque, a quanto pare, la preoccupazione per la mano è stata 'usata' da Vingegaard e dalla sua Visma-Lease a Bike per nascondere al pubblico qualcosa di ben più allarmante, per fortuna ora rientrato: da stabilire adesso c'è il programma futuro del danese che, in mancanza delle Classiche, rischia di tornare in gara direttamente al Giro del Delfinato 2025, a sua volta propedeutico al Tour de France2025 e all'ennesima sfida con Tadej Pogacar. "Per ora, affronteremo le cose un giorno alla volta e lasceremo che sia la riabilitazione a decidere se apportare o meno modifiche al mio programma".
Valverde nuovo ct della Spagna
Intanto, dopo settimane complicate per la faida tra la Federazione e Oscar Freire, a sua volta poi protagonista di una fuga volontaria di un giorno che destò molte preoccupazioni prima del sospiro di sollievo finale, la Spagna ufficializza la nomina di Alejandro Valverde come nuovo ct fino al 2028. "Devo ringraziare il Presidente e il Consiglio Direttivo per il loro impegno nei miei confronti. Sono molto emozionato e farò tutto il possibile per conquistare i Mondiali, che sono molto adatti ai nostri corridori, e per dimostrare quanto la Spagna valga nel ciclismo. Attualmente ci sono atleti di grande spessore che lottano per vittorie importanti, quidi penso che anche noi avremo le nostre chance". Non solo i Mondiali, a cominciare dai prossimi a Kigali sulla carta molto adatti a scalatori: il mandato di Valverde, uno che sa come si vince il titolo iridato, durerà almeno fino alle Olimpiadi di Los Angeles 2028, a questo punto un altro obiettivo per una Spagna che prova a ritagliarsi il suo posto nel ciclismo dei fenomeni di oggi.
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