Ciclismo, i dubbi di Cavendish: "Non so ancora cosa farò l'anno prossimo"

Il britannico lascia ufficialmente aperto uno spiraglio per il futuro, ma chiudendo al Tour de France. Intanto Vergallito rinnova con l'Alpecin-Deceuninck: "Spero di debuttare al Giro d'Italia"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
10 settembre 2024
Mark Cavendish (Ansa)

Mark Cavendish (Ansa)

Roma, 10 settembre 2024 - Quando a inizio 2023 presentava con certezza la stagione alle porte come la sua ultima da corridore, ben pochi avrebbero pensato alle paturnie attuali: Mark Cavendish non ha ancora deciso cosa farà 'da grande' e stavolta dal piano delle indiscrezioni si passa a quello delle sue stesse parole.

I dettagli

Intercettato a margine del Tour of Britain 2024, il corridore dell'Astana Qazaqstan Team ha lasciato aperta una porta per il futuro, confermando di non aver ancora deciso. "Non lo so ancora cosa farò: forse sarò ancora in gruppo o forse no". Questa è la risposta a domanda diretta che fa intuire i tormenti interiori del classe '85, che qualche certezza però ce l'ha: la prima riguarda la stagione in corso. "Non ho ancora finito di correre per quest'anno". Il riferimento potrebbe essere al Criterium di Singapore del 10 novembre e forse anche a quello precedente di Saitama, in programma il 2 novembre: due appuntamenti più di gala che agonistici e, soprattutto, collegati al Tour de France, che invece per Cavendish è un capitolo chiuso dopo aver raggiunto il tanto agognato record delle 35 tappe vinte. "Non so cosa farà dopo il 2024, ma so per certo che non sarò più di scena alla Grande Boucle. Per il momento mi sto prendendo un po' di tempo per riposare con la mia famiglia prima di ricominciare a pedalare, allenandomi di nuovo come sto già facendo. Ho avuto e sto avendo il tempo di elaborare il tutto: quello che succederà si vedrà".

Vergallito rinnova con l'Alpecin-Deceuninck

Da un vecchio leone oggi con poche certezze sul futuro a un corridore giovane (più sul piano dell'inizio di carriera che a livello anagrafico) come Luca Vergallito, che a pochi giorni dal suo 27esimo compleanno confessa di aver già scartato il regalo: il rinnovo con l'Alpecin-Deceuninck. Una firma che, come confessato proprio dal diretto interessato, affonda le sue radici anche nella fresca Vuelta 2024, il primo Grande Giro al quale ha partecipato il milanese diventato professionista nel 2023 dopo aver vinto il concorso indetto dalla Zwift Academy. "Abbiamo preparato bene la corsa in altura, creando un bel gruppo e una bella atmosfera. E' stata dura, perché questa Vuelta sul piano del dislivello è stata una delle più dure degli ultimi anni. Poi, soprattutto nella prima parte, di mezzo si sono messi il caldo e il ritmo alto finché non andava via la fuga buona. Ci sono state tante cose alle quali non ero abituato, ma alla fine la squadra, con le 3 tappe vinte da Kaden Groves, era contenta". Proprio sull'onda lunga di questa euforia in casa Alpecin-Deceuninck, Vergallito si è guadagnato il rinnovo. "Ho firmato, ma non ci sono ancora le comunicazioni ufficiali. Intanto c'è una stagione da terminare: sarò al Giro dell'Emilia, alla Coppa Agostoni e al Giro di Lombardia. Per il futuro spero invece di debuttare al Giro d'Italia: è presto per dirlo ma spero di sì, anche se - conclude il classe '97 - il meteo variabile e la pioggia mi spaventano".

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